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Il pronto soccorso di Scandiano non chiuderà e sarà affiancato dal Cau fino alle 24

Adriano Arati
Il pronto soccorso di Scandiano non chiuderà e sarà affiancato dal Cau fino alle 24

Scongiurata la chiusura dopo l’allarme dei giorni scorsi. Resta aperto di giorno

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Scandiano Il pronto soccorso di Scandiano non chiude e viene affiancato da un Cau aperto sino alla mezzanotte. Si rasserena lo scenario per la tenuta dei servizi ospedalieri nel territorio di Scandiano, dopo il grande allarme partito la scorsa settimana, quando le affermazioni di una delle dirigenti Ausl in una trasmissione televisiva avevano aperto le porte a un altro scenario: la chiusura definitiva del punto di primo intervento dell’ospedale Magati e l’arrivo di un Cau (Centro di assistenza urgenza) attivo 16 ore. L’ipotesi pare per ora tramontata, sostituita da un ampliamento rispetto all’attuale assetto.

A formalizzare il tutto è stata la riunione tenutasi ieri dell’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria (Ctss), presieduta dal presidente della Provincia, Giorgio Zanni. L’incontro, richiesto la scorsa settimana da molti amministratori pubblici dopo le voci uscite sul Magati, è servito come momento di aggiornamento sul piano di riordino dell’emergenza-urgenza varato dalla Regione e sulle sue applicazioni concrete nel territorio reggiano. Hanno partecipato i componenti dell’ufficio di presidenza della Ctss, di cui fanno parte Zanni, i vertici Ausl e i direttore dei distretti sanitari della stessa Ausl, i sindaci dei Comuni sede di ospedale, quelli designati dai Comitati di distretto. Al centro, inevitabilmente, la questione Scandiano.

«Per quanto riguarda l’ospedale Magati, chiarito con le rinnovate scuse da parte dell’Ausl lo spiacevole episodio dei giorni scorsi, la stessa Ausl ha confermato l’apertura per i primi giorni di dicembre del Cau di Scandiano, che affiancherà in orario 20-24 il Punto di primo intervento operativo dalle 8 alle 20, così come concordato precedentemente con i sindaci della Ctss», è l’annuncio da parte dell’ufficio di presidenza.

Nella pratica, il pronto soccorso rimarrà attivo in orario diurno con i medici a contratto ingaggiati tramite il bando esterno emanato da Ausl nel 2023 e prorogato pochi mesi. Questo, almeno, per la durata dell’accordo, che dal 2025 non sarà più rinnovabile per vincoli di legge. Da dicembre il Cau, che opererà sempre negli spazi del complesso ospedaliero del Magati, coprirà la fascia oraria dalle 20 alle 24. Dalla riapertura del punto di primo intervento nel 2023 a oggi, il presidio era garantito dalle 8 alle 20, ora si raggiunge la mezzanotte. Tra quel momento e le 8 del mattino, il riferimento sarà il pronto soccorso dell’ospedale di Reggio. Il tema generale rimane comunque aperto, e non solo nel comprensorio ceramico. «La tenuta del sistema sanitario universalistico rimane tuttavia fortemente a rischio a causa del definanziamento della sanità pubblica e del necessario e repentino intervento dello Stato sulla profonda e drammatica carenza di personale medico e infermieristico», ribadiscono i componenti della Ctss. Un discorso che vale in particolare per il sistema dell’emergenza-urgenza: «I bandi per le assunzioni e per le borse di specializzazioni continuano ad avere esiti nazionali negativi e, dal prossimo anno, anche i vincoli imposti dal Decreto bollette con il divieto di utilizzare i medici gettonisti rischiano di acuire ulteriormente le criticità del sistema sanitario pubblico». l © RIPRODUZIONE RISERVATA