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Il debutto in campionato

Trento primo ostacolo per la Unahotels

Adriano Arati
Trento primo ostacolo per la Unahotels

Basket serie A: alle 19.30 il debutto al pala Bigi di Reggio Emilia contro la Dolomiti Energia

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Reggio Emilia Un primo passo delicato e importante. Dopo la brillantissima stagione scorsa e una lunga estate di curiosità e cambiamenti, la Unahotels torna finalmente in campo per il primo passo ufficiale dell’annata 2024/25.

Alle 19. 30 di oggi al Bigi la formazione biancorossa avrà l’onore e l’onere di aprire il campionato, nel match di debutto della serie A contro la Dolomiti Energia Trentino. Martedì, poi, si bisserà con l’esordio interno in Basketball Champions League, per dare subito ai tanti tifosi reggiani la possibilità di entrare in atmosfera.

E come arriva oggi la Unahotels del coach Priftis?

Con qualche dubbio tattico e tecnico ancora da definire, come normale per tutte le formazioni di serie A, dopo un pre-campionato pieno di saliscendi e segnato dall’assenza quasi completa di uno dei giocatori chiave del nuovo organico, l’ala forte Cheatam, tiratore perimetrale che dovrà aprire l’area e generare spazio agli assalti delle due nuove guardie titolari, Winston e Barford, e alla potenza di Momo Faye, rimasto a Reggio nonostante le molte richieste per completare il proprio percorso di crescita.

Cheatam è tornato nell’ultima amichevole con Varese, segnando subito 19 punti, ora Reggio è al completo e vuol iniziare al meglio sfruttando al meglio il fattore campo, grande valore aggiunto della passata edizione. E già, la passata edizione: questa Unahotels è molto diversa, per impostazione e interpreti principali, e tutto l’ambiente dovrà realizzarlo al più presto senza ricorrere troppo ai paragoni.

La qualità c’è, eccome, andrà registrata, messa in sintonia e unita a una buona tenuta difensiva, anche questa tutta da costruire. Ma le basi atletiche e tecniche sono buone.

E il collaudo sarà di quelli probanti, in grado di far emergere pregi e magagne. Trento ha praticamente rifatto l’organico, con sette volti nuovi e tre conferme, disegnando una squadra di grande atletismo e agilità, pericolosissima in campo aperta e in grado di segnare spesso e volentieri contro chiunque. Soprattutto se lasciata esprimere in contesti a briglie sciolte.

La buona partita di martedì in Eurocup, una sconfitta risicata e non del tutto meritata contro un Gran Canaria da Eurolega, è un buon memorandum di quanto gli atleti del coach Galbiati possano essere pericolosi.

Il confronto tattico è intrigante e pieno di spunti.

Anche Reggio appare più efficace quando si alza il ritmo, così da permettere al duo Winston-Barford di attaccare i rivali. Allo stesso tempo i biancorossi possono contare su una fisicità decisamente maggiore, grazie alla forza di Faye e ai centimetri di Cheatam e Gombauld, a cui Trento opporrà due elementi sì verticali, Mawugbe e Bayehe, ma con minor stazza. E potrebbe dover fare a meno del veterano lituano Zukauskas, ala forte esperta e tecnica fermata da problemi fisici. Con Gran Canaria è rimasto a sedere, nel migliore dei casi avrà un impiego ridotto e Galbiati dovrà quasi sempre andare con quintetti molto leggeri, con Lamb e Niang, due esterni, come ala forte. Un problema da un alto un vantaggio dall’altro, perché con questo assetto i trentini vanno ancora più veloci e costringono i quattro avversari a inseguire gente decisamente più mobile.

C’è grande curiosità per Anthony Lamb, una più che discreta carriera Nba alle spalle, potenzialmente una delle nuove stelle della serie A con la sua miscela di agilità, durezza e tiro perimetrale. Per ora, la stella più brillante è quella di Jordan Ford, play alla prima reale esperienza europea dopo tanta G-League, che in Spagna ha chiuso con 32 punti e un impressionante 14/15 al tiro, con 11/11 da due e 3/4 da tre. Quando ha attaccato il ferro, con classe e velocità, non c’è stato modo di fermarlo. La Unahotels può contare su una buona staffetta difensiva per provare a arginarlo senza esporre troppo Winston, un attaccante superiore che dietro non ha mai brillato. Ma la classe è di quelle purissime, il pala Bigi, si spera, se ne accorgerà molto molto presto. l