Gazzetta di Reggio

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E’ di Chiara anche il secondo neonato: le prime ammissioni

Serena Arbizzi
E’ di Chiara anche il secondo neonato: le prime ammissioni

Gli accertamenti del Ris nella villetta: i cadaveri i giardini sotto a delle piastrelle

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Traversetolo Anche il secondo corpicino i cui resti sono stati trovati sepolti in giardino è stato partorito dalla 22enne. Gli investigatori hanno pochi dubbi dopo le tre ore abbondanti trascorse nel giardino dell'abitazione di quella che è stata ribattezzata "la villetta degli orrori", a Vignale di Traversetolo. E la 22enne avrebbe confessato. Emergono nuovi dettagli sulla vicenda che ha sconvolto l’Italia. Ieri, poco dopo mezzogiorno, uomini della Sis (Sezione investigativa scientifica) e del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma sono ritornati in via Baietta, a Vignale di Traversetolo, a una manciata di chilometri da Parma, per cristallizzare le prove e acquisire nuovi rilievi nel punto in cui la 22enne Chiara Petrolini è accusata di aver sepolto il bambino dato alla luce poco prima, nel bagno di casa. La giovane, assistita dall’avvocato Nicola Tria del Foro di Reggio Emilia, anch’egli sul posto martedì 18 settembre, è accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere.

Alla villetta, oltre ai militari, è arrivata anche la pm Francesca Arienti, con il medico legale. La Procura sta anche lavorando sull’ipotesi della premeditazione: come risulta da accertamenti fatti sugli apparecchi tecnologici, la 22enne avrebbe cercato su Google: «Come partorire il secondo figlio». E un’amica della ragazza si era insospettita dopo una strana conversazione con lei. Il padre, inoltre, aveva notato, in un’occasione, delle macchie di sangue nel bagno, ma di fronte alla risposta della figlia non aveva dato particolare peso a quell’episodio.

Coperti da piastrelle Il 7 agosto scorso la ragazza aveva dato alla luce il neonato, un maschio, nel bagno di casa, per poi seppellirlo nel giardino dietro casa, sotto le piastrelle rimosse vicino alla porzione di aiuola nella parte più vicina all’abitazione.

Ed è sempre lì che sono stati trovati i resti anche del secondo neonato, partorito circa un anno fa, da quanto risulterebbe poco prima dell’estate 2023: gli elementi prelevati servirebbero anche a fornire una datazione certi ai resti reperiti una decina di giorni fa. Gli accertamenti sarebbero stati effettuati anche in altre parti della casa, come il bagno. Dopo tre ore abbondanti, i militari hanno portato via cinque sacchi neri, contenenti principalmente il terriccio che circondava i resti del secondo corpicino ritrovato.

Le analisi del corpo sono affidate al laboratorio di antropologia e odontologia di Milano, mentre l’esame del Dna è in carico al Ris di Parma. La Procura afferma che la giovane studentessa avrebbe fatto tutto da sola: nessuno sarebbe stato a conoscenza della gravidanza, né il fidanzato, né i genitori con i quali è partita per una vacanza a New York dal 9 al 19 agosto. La sera prima di partire la 22enne era uscita con gli amici per poi prendere l’aereo per gli Stati Uniti al mattino presto.

La Procura ha chiesto misure cautelari a carico della ragazza, poi respinte dal giudice delle indagini preliminari che non riteneva esistesse pericolo di fuga, dal momento che la 22enne è andata in vacanza e rientrata regolarmente dopo il fatto. La richiesta era tuttavia stata avanzata prima del ritrovamento del secondo corpicino. I carabinieri hanno fatto accertamenti anche sull’utilitaria della giovane, parcheggiata davanti alla casa della ragazza, dentro la quale c’è ancora la fascia indossata al concerto di Vasco Rossi, come trapela delle immagini pubblicate sui social. Un altro dettaglio che la rendeva all’apparenza una ragazza con hobby e passioni condivisi da tanti, insospettabile.

Così come non tradivano turbamento le immagini scattate poche settimane fa, sui grattacieli di New York, pochi giorni dopo il fatto. E, Traversetolo, insieme a tutta l’Italia, non si capacita di come la 22enne abbia potuto tenere nascosta la gravidanza. «Non ci siamo accorti di nulla, avremmo tenuto noi il bambino. Ora dovrà pagare per quello che ha fatto», è la reazione della madre del fidanzato, Sonia Canrossi presente quel 9 agosto, data del primo ritrovamento, nella villetta per dare da mangiare al cane mentre la famiglia era in vacanza. Il cane si accorse dei resti e un vicino diede l'allarme. Sonia avvisò Chiara con un messaggio, ma la ragazza diede ancora una risposta evasiva. Baby sitrter in paese La giovane era la babysitter del paese, «plurireferenziata – confida una madre che le ha affidava il proprio figlio per alcune ore -. Con i miei bimbi si comportava in modo normale, non ha mai dato segnali strani. E non l’abbiamo mai vista in giro con il pancione. Siamo arrivati a lei proprio per la sua buona reputazione nell'accudire i bambini». l