Neonato morto, la madre del fidanzato: «Avremmo tenuto il bimbo: pagherai per questo male». Il commovente post della nonna mancata
Sonia si chiama «nonna mancata» e dice: «Mio figlio le scrisse di quanto stava avvenendo nel suo giardino quando era in vacanza: non ha fatto trapelare null»
Traversetolo «Non esiste nulla che possa giustificare tutto questo». E, ancora, una tristezza dentro che «diventa all’improvviso un macigno insopportabile». Sonia Canrossi non riesce più a trovare le parole per descrivere il dolore che ha travolto come un uragano lei e il figlio, fidanzato della 22enne Chiara Petrolini accusata di omicidio volontario e occultamento di cadavere e giorni fa si è affidata a un post. Si chiede perché «non parlare, non dire, arrivare a tanto» e rivolge un messaggio straziante a quel bambino mai nato: «Mio piccolo Angelo, non ho potuto fare niente perché inconsapevole, ma ti garantisco che farò di tutto perché tu possa avere la giustizia e la pace che meriti. La tua nonna».
Il testo completo del post
"E poi quella tristezza dentro ... diventa all’improvviso un macigno insopportabile... mi chiedo perché... perché non parlare non dire ... perché arrivare a tanto ... ma pagherai pagherai al costo di dare la mia vita ...
Pagherai per il male che hai fatto e che stai facendo alla mia famiglia ... Non esiste nulla che può giustificare tutto questo ... spero ti torni tutto perché quello che meriti tu e chi ti ha aiutato è solo miseria e sofferenza per il resto della vita ... Mio piccolo Angelo non ho potuto fare niente prima perché inconsapevole ... ma ti garantisco.. che farò di tutto perché tu possa avere la giustizia e la pace che meriti ❤️ La tua Nonna ❤️"
E Sonia, con enorme dignità, getta il cuore oltre l’ostacolo e risponde con coraggio e aprendosi per buttare fuori il suo grande dolore, quando le viene chiesto di ricostruire cos’è successo in quei giorni. «Sono la nonna mancata», esordisce Sonia, ricordando il messaggio inviato alla fidanzata del figlio quando, andando a casa sua, in via Baietta, a Vignale di Traversetolo, per dare da mangiare al cane mentre lei era negli Stati Uniti, le scrive per avvertirla di quanto stava succedendo nel suo giardino, ma lei risponde senza fare trapelare particolare turbamento.
«Lo avremmo tenuto, quel bambino, io e mio figlio: siamo nel 2024, se lei non se la sentiva avremmo trovato comunque una soluzione – continua Sonia –. E di fronte alla consapevolezza che c’è un secondo corpicino non so se sperare che sia anche quello di mio figlio o che abbia rovinato un’altra famiglia... C’era sempre mio figlio accanto a lei, anche un anno fa».
«Lui ora non vuole più sapere nulla, mio figlio: si conoscono da quando facevano le elementari. Non so dire il perché di questo gesto... Non sappiamo perché sia scattato quello nella sua testa e come sia effettivamente andata. Noi non ci siamo accorti di nulla, come tutte le persone che le stavano intorno». «Mio figlio continuava a difenderla a spada tratta – racconta la madre –. Tutti la difendevano. Non emergevano problemi. Io la conosco da quando è piccola. La religione non c’entra». Di fronte all’eventualità che la 22enne abbia fatto tutto da sola, la madre del fidanzato spiega di «averne partoriti tre, da soli non si fanno i figli. Comunque, così dicono». l Serena Arbizzi © RIPRODUZIONE RISERVATA