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Scienze della formazione primaria: al test 600 studenti per 250 posti

Scienze della formazione primaria: al test 600 studenti per 250 posti

Esame di ammissione al corso Unimore che ha innalzato negli ultimi anni il numero programmato, che era di 150

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Reggio Emilia Quasi seicento giovani di tutta Italia a Reggio Emilia  per entrare all’università. Ha visto una grande partecipazione il test di ammissione alla facoltà di Scienze della formazione primaria in programma venerdì mattina nella sede del Desu (Dipartimento di Educazione e Scienze Umane) a palazzo Baroni, l’ex seminario di viale Timavo.

«Siamo molto soddisfatti del grande interesse che ha riscosso ancora una volta il Corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria», commenta Annamaria Contini, direttrice del Desu. Ben 596 studenti hanno fatto domanda di partecipazione al test di ammissione, per 250 posti effettivi. Il corso, presieduto dalla professoressa Chiara Bertolini, ordinaria di Didattica e pedagogia speciale, è a numero programmato, deciso dal Ministero su proposta della sede universitaria che ospita il corso. «Accogliendo la richiesta del territorio modenese e reggiano, che già da tempo segnala la carenza di personale docente nelle scuole dell’infanzia e nelle scuole primarie, il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane ha innalzato negli ultimi anni il numero programmato, portandolo da 150 a 250 posti. Si tratta di un grande sforzo sul piano didattico e organizzativo, anche perché il Dipartimento non intende rinunciare alla qualità dei propri percorsi formativi», si spiega.

Il corso di Unimore «ha stretti legami e solide collaborazioni con le scuole e le realtà educative dei territori locali e limitrofi offrendo ai propri studenti proposte all’avanguardia e di innovazione per quanto concerne la pratiche didattiche. Si tratta di un corso di laurea che abilita all’insegnamento nella scuola dell’infanzia e in quella primaria». Il Desu «lavora per garantire una sempre migliore qualità della formazione dei futuri docenti, passo necessario e indispensabile per contribuire a sua volta al continuo miglioramento dalla qualità dell’insegnamento nelle scuole, fondamentale per il benessere e la crescita di tutti i bambini e le bambine». La risposta estremamente positiva degli studenti «testimonia che finora questo sforzo è riuscito, grazie all'impegno di tutti: docenti, i ricercatori, supervisori del tirocinio, personale tecnico-amministrativo del Dipartimento e dell’ateneo».l Adr.Ar. © RIPRODUZIONE RISERVATA