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Ecco il nuovo polo di Max Mara da 100 milioni e 800 addetti

Serena Arbizzi
Ecco il nuovo polo di Max Mara da 100 milioni e 800 addetti

Il quartier generale di Dedimax prevede uffici e showroom, in programma anche due milioni di opere

13 settembre 2024
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Reggio Emilia «Il progetto più importante degli ultimi anni». Così è stato definito dal sindaco Marco Massari il Piano attuativo di interesse pubblico, relativo al nuovo polo della moda di Max Mara Fashion Group.

Cento milioni di investimento da parte del gruppo, cui si aggiungeranno un milione e 729.550 euro di opere fuori comparto, sempre a carico del privato, per 800 addetti che ruoteranno intorno al nuovo polo, che diverrà il quartier generale del gruppo Max Mara con particolare riferimento alla società Dedimax, cui fanno capi marchi quali Pennyblack.

Il nuovo polo è stato presentato ieri mattina dal sindaco Marco Massari, dall’assessore alla Rigenerazione urbana e sviluppo sostenibile, Carlo Pasini e dal professore Piergiorgio Vitillo, architetto e docente al Politecnico di Milano. Questo dopo l’assunzione, da parte della giunta nel maggio scorso, del Piano attuativo di interesse pubblico (Paip) alle ex Fiere di Reggio Emilia, e dopo la comunicazione al Consiglio comunale della “avvenuta assunzione” da parte dell’assessore Pasini.

Il quartier generale di Dedimax (Max Mara) avrà un impatto su tutta la città: si parla, infatti, di un forte intervento di rigenerazione urbana, con la realizzazione di un centro direzionale che prevede uffici, spazi per la progettazione, servizi e showrooms, oltre a due magazzini. L’investimento di oltre 100 milioni di euro rientra nell’ulteriore sviluppo del Gruppo e ne garantisce il consolidamento a Reggio Emilia, a fianco del Campus Max Mara da anni operativo nell’area nord della città.

«Il nuovo insediamento del gruppo Max Mara – esordisce il sindaco – è il primo in città basato sulle nuove norme del piano urbanistico generale ed è segno di un territorio attrattivo non solo per nuove attività produttive, ma anche per le stesse imprese che già vi operano e intendono radicarsi ulteriormente nel loro luogo di origine. In questo caso, si tratta di un’iniziativa che porta con sè spazi di progettazione e lavoro nel settore storico manifatturiero. Il tutto in un’area, quella delle ex Fiere di Reggio, per cui sarebbe stato complesso trovare soluzioni diverse. La scelta di dedicare 26mila metri quadri al verde è molto importante e qualificante».

Nei dettagli tecnico-urbanistici entra l’assessore Carlo Pasini, insieme al professor Piergiorgio Vitillo, sottolineando che l’intervento per il nuovo polo della moda porta con sé opere pubbliche “fuori comparto”, legate in particolare alla viabilità stradale e ciclabile, per un valore di oltre un milione e 700mila euro a carico del privato. Opere che vanno dalla realizzazione della rotatoria di via Moro e il collegamento con via Genovesi, la riqualificazione dell’illuminazione di via Filangieri, dalla rotonda di via Gramsci all’incrocio con via Moro alla realizzazione del collegamento ciclopedonale tra il nuovo polo della moda e l’headquarter di Max Mara. Pasini ha inoltre evidenziato come «il prossimo 18 settembre finirà la raccolta di osservazioni e pareri sul piano». A margine della presentazione, l’assessore ha inoltre svelato che, al di là di Mancasale, in Comune sono pervenute 22 manifestazioni di interesse per nuovi interventi, dopo l’approvazione del Pug e a seguito dell’emissione di apposito bando: ora s i dovrà ora verificare la coerenza con le linee guida del Pug. Si tratta di proposte in prevalenza in aree da riqualificare: «In linea generale, si coniugano perciò sostenibilità e attrattività economica del nostro territorio».

La scelta industriale

Per capire come si è arrivati al nuovo polo della moda occorre entrare nella realtà del gruppo fashion Max Mara, che ha di recente razionalizzato la propria struttura industriale identificando due società, Max Mara srl e Dedimax srl, come i soggetti a cui delegare lo sviluppo industriale e commerciale dei propri marchi. Max Mara srl, che si occupa dei marchi “premium”, ha da tempo un proprio Campus in via Giulia Maramotti, mentre Dedimax srl, a cui fanno riferimento i marchi che si rivolgono al segmento “contemporary”, svolge le proprie attività su differenti siti, dislocati sul territorio, che non presentano più le dimensioni e le caratteristiche funzionali tali da garantire l’ulteriore sviluppo dell’azienda. Da qui l’esigenza di un nuovo spazio, più adeguato per Dedimax srl, in grado di ospitare, in un unico sito, sia i magazzini, sia il centro direzionale. La vicinanza di questo nuovo Polo della Moda alla Mediopadana e all’autostrada, oltre che al Campus Max Mara, consentirà di ridurre i tempi di collegamento con le più importanti città italiane ed estere determinando ulteriori sinergie tra le due società del gruppo in numerosi ambiti, a partire da quello della ricerca e dello sviluppo dei prodotti, andando a formare un centro di eccellenza internazionale nel campo della moda.

Accessi e volumi

L’area oggetto della riqualificazione ha una superficie pari a 13 ettari e, dopo la completa demolizione delle strutture esistenti, se ne prevede la rigenerazione, attraverso l’individuazione di una fascia verde di filtro lungo via Filangieri con la piantumazione di oltre 2mila fra alberi ed arbusti, un nuovo accesso su via Moro e la realizzazione di tre differenti volumi destinati alle funzioni direzionali e logistiche del gruppo, per una superficie edificata di circa 47mila metri quadrati.

In tutto, dunque, il nuovo intervento si configura come un sostanziale raddoppio dell’attuale campus Max Mara.

L’intervento di rigenerazione prevede la completa bonifica ambientale e la successiva realizzazione di edifici moderni e funzionali, autosufficienti dal punto di vista energetico ed immersi in importanti spazi verdi.  l