Gazzetta di Reggio

Campegine È evaso dagli arresti domiciliari per andare in piscina. E non era il primo allontanamento ingiustificato. Così il 33enne, Eddin Nasser Zdi, residente a Boretto, è finito in carcere.

Con il complice Antonio Pepe di 50 anni, il 24 gennaio scorso, aveva messo a segno una rapina ai danni della tabaccheria Bonoretti di Caprara. La loro fuga, con l’incasso, circa 6mila euro ottenuto dopo avere minacciato con una pistola – poi risultata una scacciacani – la titolare, era durata molto poco.

Dopo neppure 24 ore dal colpo i due, entrambi con precedenti penali, erano stati catturati a Reggio Emilia. Avevano ancora la pistola, senza tappo rosso, usata per il colpo, e varie banconote di diverso taglio.

L’arresto era stato possibile grazie a una stretta sinergia tra carabinieri e polizia di Stato, in particolare la squadra mobile di Parma e la squadra volante di Reggio. L’arresto fu compiuto proprio dagli agenti reggiani, in un appartamento in via Gian Battista Vico a Villa Cella.

A tradire i due malviventi, tra le altre cose, fu l’auto, una Citroën grigia usata per la rapina, e notata dagli agenti il giorno dopo parcheggiata lungo via Vico a Villa Cella.

In tribunale Pepe e Nasser Zdi sono stati condannati per i reati di rapina aggravata in concorso e furto rispettivamente a 4 anni e mezzo e 1.333 euro di multa e 3 anni e 4 mesi e 667 euro di multa.

Nasser Zdi dalla fine dello scorso mese di maggio si trovava in regime di arresti domiciliari con l’autorizzazione, per motivi di salute, di potersi allontanare.

Ma il 33enne, dopo avere finito in anticipo le incombenze presso la struttura sanitaria, ha pensato bene di fermarsi in piscina a Guastalla e vi è rimasto per cinque ore. Nei giorni precedenti si era recato a ritirare dei farmaci ma senza precedente comunicazione.

Per questo i carabinieri di Boretto lo hanno arrestato: un provvedimento cautelare emesso dopo le evasioni. l

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