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Missione compiuta: la Pandita arriva a Capo Nord in soli sei giorni

Nicolò Valli
Missione compiuta: la Pandita arriva a Capo Nord in soli sei giorni

Per celebrare l’impresa e il loro rientro, tutti i sostenitori sono invitati a riunirsi nel parcheggio del Conad Le Querce sabato 31 agosto

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Reggio Emilia «Ha toccato». Parafrasando la celebre frase in diretta tv del giornalista Tito Stagno per l’impresa di Neil Amstrong, primo uomo sulla Luna, anche la Pandita è arrivata a destinazione. La Panda d’epoca solidale ha “toccato” il territorio di Capo Nord, accolta dal vento e freddo norvegese ma scaldata da un entusiasmo ben tangibile all’interno della stessa macchina e del camper che ha seguito il viaggio in questi sei giorni, caratterizzati da oltre quattromila chilometri percorsi e 232 litri di benzina. Una tabella di marcia rispettata in maniera impeccabile da Andrea Bonini, la figlia Matilde, Filippo Rondoni, Maurizio Menozzi e Roberta Prampolini (con l’inseparabile cane Teo).

Per celebrare l’impresa e il loro rientro, tutti i sostenitori sono invitati a riunirsi nel parcheggio del Conad Le Querce sabato 31 agosto alle 10:30. Sarà un’occasione speciale per accoglierli calorosamente e festeggiare insieme.

«Siamo partiti dalla Lapponia con 11 gradi e con un vento molto forte – racconta Bonini –. Avevo anche paura che la Pandita si ribaltasse. La cosa incredibile è che in questi paesi nordici il sole è praticamente sempre presente, basti pensare che tramonta alle 22 e sorge alle 3.25 di notte. Abbiamo stretto amicizia con un gruppo di lituani e abbiamo scoperto che uno di loro era un amante dell’Italia e dei bei vini. Non potevamo quindi non giocarci l’asso, proponendo il nostro amato Lambrusco».

Arrivati a Capo Nord, il primo passaggio è stato nella biblioteca comunale per un momento istituzionale: la consegna, al funzionario Thomas, della pergamena del Primo Tricolore che il Consiglio Comunale reggiano aveva affidato loro prima di partire, oltre al libro su Matilde di Canossa regalato dagli Amici di Matilde e del Castello di Bianello, oltre ad alcuni opuscoli Lipu consegnati dall’amico Luca Artoni: «Abbiamo lasciato anche l’erbazzone Righi, oltre a due bottiglie di vino Cantine Riunite, al Parmigiano Reggiano del Conad Le Querce. Poi ci siamo rimessi in cammino per gli ultimi chilometri». La destinazione era il punto più a Nord dell’Europa, al promontorio dove il gruppo si è lasciato andare a un po’ di riposo, intrattenendosi con le foto di rito con le maglie degli sponsor che hanno contribuito allo sviluppo del progetto solidale.

«Il gruppo è ancora gasato – racconta Andrea – peccato per il meteo ma è stata un emozione che rimarrà per sempre. Dietro a questo viaggio c’è un anno di lavoro». La dedica è scontata: «Credo che mio papà, a cui è dedicato questo viaggio, oggi mi direbbe " te esageree ma te fat un bel lavor “ («hai esagerato ma hai fatto un bel lavoro», la traduzione letterale dal dialetto reggiano) – sottolinea –. Ne approfitto per ringraziare l’associazione Vittorio Lodini a cui è possibile fare arrivare le donazioni, tutti gli sponsor e chi mi aiutato in questo progetto. Mia figlia Matilde mi ha riempito il cuore di felicità: condividere questi giorni di amicizia, di sacrifici e di responsabilità a 14 anni le può fare solo bene». Ora si rientra, con il ritorno a Reggio previsto già per il fine settimana, traffico ed intoppi permettendo: «Grazie anche alla Gazzetta per l’attenzione mostrata a questo viaggio solidale- conclude – viva la Pandita!». © RIPRODUZIONE RISERVATA