Gazzetta di Reggio

Reggio

Il ricordo

«Era un burbero buono gli volevamo tutti bene»

Mauro Pinotti
«Era un burbero buono gli volevamo tutti bene»

Da fissare l’addio a Braga, morto nel maxi schianto a Cadelbosco A Poviglio il ricordo degli amici e dei colleghi del club “Lolita”

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Poviglio Alberto Braga, la vittima di 58 anni del pauroso incidente avvenuto lunedì sulla provinciale 63R, tra Cadelbosco Sotto e Santa Vittoria, abitava a Poviglio e da tempo lavorava per il club “Lolita”. I colleghi lo ricordano come un «brontolone buono». Il giorno dopo l’impressionante schianto a Cadelbosco Sopra e a Poviglio, dove Braga risiedeva da anni, pur essendo originario di Suzzara nel mantovano, nei due paesi non si parla d’altro. Diffuso il lutto per la morte del 58enne e l’angoscia per la sorte degli altri 6 feriti, di cui un soccorritore della Croce Rossa di 76 anni che si è sentito male durante il lungo intervento sotto la forte canicola.

Braga è morto poche ore dopo il trasporto in elisoccorso all’ospedale Maggiore di Bologna. Troppo gravi le ferite riportate nel terribile schianto contro una quercia. Nato il 17 marzo 1966, abitava in un appartamento del condominio di via Crespi 2 che si affaccia sulla piazza povigliese. Da tanti anni lavorava nel locale di lap dance in via Romana 112 alle porte di Poviglio. Era un po’ il “jolly”, un tuttofare. Sempre disponibile a dare una mano, i colleghi del night club lo ricordano come un “brontolone buono”. Anche gli amici lo ricordano per la sua grande disponibilità. «Gli volevamo tutti bene – ha detto un amico di Gualtieri –. Sembrava un po’ burbero ma era solo apparenza».

I funerali non sono ancora stati fissati, la salma è ancora sotto procura all’obitorio dell’ospedale di Parma. Non si esclude che venga autorizzato dal magistrato l’esame autoptico, per avere certezze sulle cause della morte. I familiari si sono affidati alle onoranze funebri Cantoni. Probabilmente entro la giornata di oggi potrebbe essere rilasciato il nulla osta alla sepoltura. Braga lascia l’adorato figlio, avuto dalla ex moglie colombiana, un fratello che abita nell’appartamento accanto, e un altro fratello che vive a Verona. La madre è venuta a mancare meno di un anno fa. Attualmente era accompagnato con una donna dell’Est europeo che in questo momento è fuori dall’Italia.

L’incidente si è verificato poco prima delle 11. Secondo una prima ricostruzione, un padre di 45 anni e il figlio di circa 13 anni, residenti a San Martino in Rio, erano fermi sulla sp63R a bordo di una moto, sul tratto che prende il nome di via Leonardo da Vinci, tra Cadelbosco Sotto e Santa Vittoria. La moto doveva svoltare a sinistra in via Nuova per Seta. Una Peugeot 5008 guidata da un uomo di 53 anni di Gualtieri, che viaggiava nella loro stessa direzione verso Reggio, non li avrebbe visti e, nel tentativo di evitarli, ha sterzato a sinistra, colpendoli comunque e impattando contro il furgone Ducato con a bordo Braga insieme a un 24enne e un 26enne diretti verso Gualtieri. Il mezzo poi si è schiantato contro una quercia dopo essere stato anche tamponato da un altro furgone.