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Reggio Emilia, l’auto del volontario dell’Auser multata davanti all’ospedale

Nicolò Valli
Reggio Emilia, l’auto del volontario dell’Auser multata davanti all’ospedale

Fabio Boniburini ha parcheggiato l’auto dell’associazione nelle strisce blu «Ho accompagnato una paziente per una tac, questa è una sanzione ingiusta»

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Reggio Emilia Si è recato lunedì pomeriggio al Santa Maria Nuova poiché, in qualità di volontario dell’Auser, doveva accompagnare una signora anziana a effettuare una tac in ospedale.

Fabio Boniburini, 67 anni e residente a Montecchio, ha così lasciato l’auto Dacia Jogger – messa a disposizione dall’associazione – nel parcheggio a pagamento, all’interno delle strisce blu, e ha aiutato la signora a trovare il reparto indicato dalla prenotazione. Al ritorno, poco dopo, ecco però l’amara sorpresa: sul tergicristallo dell’auto era stato posizionato il foglio che certifica la multa.

«Lasciava – questa la motivazione della contravvenzione indicata – in sosta il veicolo in area sottoposta a limitazione temporale, senza attivare il dispositivo di controllo della sosta».

Tradotto: multa di 42 euro da pagare, ridotta a 29,40 se saldata entro i primi quindici giorni.

Boniburini è rimasto di sasso: «Non me lo aspettavo proprio – esordisce –. Faccio il volontario Auser a Montecchio dal 2019, dopo una vita da bancario. Una volta raggiunta la pensione ho deciso di dedicarmi ad aiutare il prossimo, e capita spesso che io dalla Val d’Enza debba venire a Reggio per le visite dei nostri utenti. In tutti questi anni, onestamente, ho sempre lasciato l’auto in sosta nelle strisce blu ma nessun accertatore, vedendo sulla carrozzeria della macchina la scritta Auser, mi ha mai multato, sino a questa volta. Non lo facevo certo per fare il furbo e risparmiare uno o due euro al giorno: lo davo semplicemente per scontato».

Con l’uomo cerchiamo di capire se esistano agevolazioni previste per legge e non ne troviamo. Per lui, però, è soprattutto una questione morale: «È una questione di principio. Se io venissi all’ospedale per una visita personale con la mia auto sarebbe giusto che pagassi, come infatti faccio regolarmente – prosegue –. Se però mi dedico a persone che hanno una problematica particolare con un’auto speciale, perché devo pagare? Lo trovo ingiusto. Oltre agli anziani, portiamo spesso anche ragazzi giovani al Core, dunque conosciamo bene le situazioni difficili. Il parcheggio non può rappresentare un problema, tuttalpiù se non sappiamo nemmeno quanto potrà durare la visita o l’esame in programma».

Si ripresenta in questo modo il tema delle strisce blu davanti a pronto soccorso e ospedale, riportato alla luce di recente anche dal sindacato Fials. «Chiariamoci – prosegue Boniburini –, i soldi sono l’ultimo dei problemi. Ho spiegato quello che è successo all’Auser di Montecchio e si sono offerti di pagare loro la multa. Ho rifiutato, anzi ho già provveduto a saldarla da bravo cittadino. Quello che mi chiedo, però, è se tutto ciò sia giusto. Ho trovato un’accertatrice molto pignola, che ha rispettato alla lettera il regolamento. Ripeto, forse sarà anche corretta l’assegnazione della multa, ma vorrei ricordare che noi non siamo rimborsati. Ho condiviso con alcune persone questa esperienza e tutti hanno detto che quello che è successo non ha senso».

«L’Auser di Montecchio sta valutando il coinvolgimento dell’Auser provinciale– conclude Fabio Boniburini – nel tentativo di vedere cosa si possa fare per sensibilizzare il Comune di Reggio per provare a non penalizzare le persone che si spendono per la comunità».