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Sosta selvaggia al Lago Pranda a Ferragosto: multati 11 escursionisti

Sosta selvaggia al Lago Pranda a Ferragosto: multati 11 escursionisti

Le auto parcheggiate nei boschi aumentano il rischio di incendi

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Ventasso Durante il Ferragosto, i carabinieri del Nucleo Parco di Ligonchio e del Nucleo Forestale di Busana hanno condotto un’attività di controllo nel Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Undici persone sono state sanzionate in località Lago Pranda perché hanno parcheggiato le loro auto nel bosco. La multa per ogni infrazione ammonta a 100 euro. Questa condotta non solo danneggia l’ecosistema, ma aumenta anche significativamente il rischio di incendi boschivi.

Le marmitte calde delle auto possono infatti innescare roghi. Il Lago Pranda, una delle zone più visitate dell’Appennino Reggiano, è frequentemente affollato, specialmente nei week end estivi e in occasione di ogni Ferragosto. Questa popolarità porta con sé comportamenti che possono compromettere la sicurezza del parco e dei suoi visitatori. A fine luglio, i carabinieri avevano multato 18 escursionisti, sempre al Lago Pranda, per aver parcheggiato le auto fuori dalle aree consentite e per aver acceso fuochi fuori dalle aree attrezzate. Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, in una recente intervista alla Gazzetta di Reggio ha sottolineato l'importanza di una gestione sostenibile del turismo e ha lodato il lavoro svolto dai carabinieri Forestali. «L’aumento dei visitatori ci impone una maggiore prudenza», ha dichiarato Giovanelli, aggiungendo che il transito non autorizzato di veicoli e l’accensione di fuochi rappresentano pericoli concreti per la sicurezza dell’ambiente e delle persone. Oltre al Lago Pranda, anche le Fonti di Poiano, il Monte Ventasso e la Pietra di Bismantova sono luoghi che devono fare fronte a massicci flussi turistici in estate. l © RIPRODUZIONE RISERVATA