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L’arresto

Estorsione e usura, blitz nella notte in tre finiscono in carcere alla Pulce

Estorsione e usura, blitz nella notte in tre finiscono in carcere alla Pulce

Le indagini partite in seguito alla denuncia di un imprenditore

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Reggio Emilia Tre persone sono state arrestate nella notte tra sabato e ieri su ordine del procuratore di Reggio Calogero Gaetano Paci per estorsione. Un provvedimento di fermo, quello eseguito dalla squadra mobile della Questura, scaturito dalla richiesta di aiuto di un imprenditore originario della Campania. Contestualmente, personale dalla Guardia di finanza e dell’Arma dei carabinieri ha dato esecuzione a tre perquisizioni delegate dalla Procura a carico dei presunti mandanti.

L’operazione si sviluppa nell’ambito di una complessa attività investigativa in cui sono iscritte otto persone per diversi reati, tutti commessi in concorso, quali usura, estorsione aggravata ed emissione o rilascio di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti allo scopo di evasione fiscale.

Nello specifico, le indagini degli investigatori reggiani hanno avuto inizio a seguito delle dichiarazioni rilasciate da un imprenditore che aveva riferito di essere stato inserito in un meccanismo criminale (già scoperto dalla Procura della Repubblica con l’operazione Mindfield) e di aver subito, in tale contesto, plurime richieste di denaro, estorsive ed usurarie, avanzate da diverse persone.

Le minacce più gravi ed esplicite erano state rivolte all’imprenditore in particolare da un giovane calabrese figlio di un condannato, in via definitiva, per mafia nell’ambito dell’operazione Aemilia.

Grazie ad un’accurata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Reggio, e che si è avvalsa di complesse attività tecniche, sono state effettivamente documentate le attività estorsive in danno dell’imprenditore e dei suoi famigliari.

I tre uomini fermati, rispettivamente di 41, 34 e 27 anni, sono gravemente indiziati di avere svolto il ruolo di esecutori materiali delle attività estorsive effettuate in base alle direttive impartite da altri due uomini, di origini calabresi, già destinatari di misure cautelari in quanto arrestati nell’ambito dell’operazione “Mindfield”.

Sulla base di quanto emerso, dunque, sabato notte oltre 50 operatori delle forze dell’ordine hanno dato esecuzione ai provvedimenti emessi dalla Procura della Repubblica.

Gli operatori della Squadra mobile di Reggio hanno eseguito il provvedimento di fermo nei confronti dei tre presunti esecutori materiali delle estorsioni; i tre si trovano attualmente detenuti alla Casa circondariale della Pulce a disposizione dell’autorità giudiziaria.

Contestualmente alla esecuzione dei fermi, Guardia di finanza e Arma dei carabinieri hanno proceduto a tre perquisizioni a carico di ulteriori quattro indagati sequestrando apparati telefonici ed informatici il cui contenuto è al vaglio degli inquirenti.

Quest’ultimo importante e complesso blitz conferma l’estrema attenzione posta dagli inquirenti nei confronti dei reati finanziari il cui naturale sfogo ed epilogo è quello di gravissimi reati, contro il patrimonio e la persona, consumati in danno di persone entrate a far parte del meccanismo criminale.

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