Gazzetta di Reggio

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Il lutto

Morto a 62 anni Silvio Martinelli Gli amici: «Era un inno alla vita»

Serena Arbizzi
Morto a 62 anni Silvio Martinelli Gli amici: «Era un inno alla vita»

L’agente di commercio era conosciutissimo e amato anche a Cervarezza

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Reggio Emilia «Un vero inno alla vita, un amico che non si era arreso, nonostante fosse costretto sulla sedia a rotelle dopo un incidente, poco più di due anni fa, in seguito al quale rimase all’ospedale un anno e mezzo».

Lo ricordano così, parlando subito dell’attitudine a non arrendersi e della gioia che lo caratterizzava, gli amici di sempre. Silvio Martinellli, 62 anni, aveva un attaccamento alla vita contagioso, messo in risalto ancora di più da una prova difficile, difficilissima. Era l’11 giugno 2022 e Silvio stava rientrando a Reggio Emilia in sella alla sua Vespa. Durante il viaggio fece un incidente e rimase tetraplegico. «Era uscito sulla sedia a rotelle dall’ospedale dopo un anno e mezzo e nonostante la situazione drammatica era contento di essere ancora vivo», ricorda l’amico fraterno Paolo “Ambra” Ambrogi che proprio ieri avrebbe dovuto trovarsi a pranzo con Silvio e gli altri amici a Collagna. Da ieri infatti Martinelli avrebbe dovuto sistemarsi nella sua abitazione di Cervarezza.

«Non abbiamo voluto annullare il pranzo e ci siamo trovati appositamente per ricordarlo – racconta Paolo –. Ed era lì con noi, con il suo posto dedicato, il suo bicchiere, lì per lui».

Martinelli era stato giocatore del Carpi Calcio, quando la squadra militava in serie D. E sempre a Carpi c’era l’azienda per cui aveva lavorato come agente di commercio nel settore degli accessori moda: la Varcotex.

Silvio era anche tifosissimo del Valorugby.

«Suo padre è stato il fondatore della società sportiva La Torre – ricorda Ambrogi –. Con Silvio andavo ogni anno all’Oktoberfest. Purtroppo si è aggravato a seguito di complicazioni. Era attaccatissimo alla vita nonostante la grande sfida che gli si era posta di fronte. Abbiamo vissuto insieme l’ultima avventura nel 2021: in sei amici siamo andati 10 giorni in vacanza in Francia e in Spagna. Quell’anno l’Oktoberfest era stato rinviato a causa del Covid».

Tra i tanti che piangono la scomparsa di Silvio Martinelli c’è anche Giovanni Mandara della pizzeria Piccolo Piedigrotta: «Mia sorella ha conosciuto Silvio in Messico durante il viaggio di nozze e da allora è nata un’amicizia – racconta Giovanni –. Poi abbiamo un amico in comune e abbiamo trascorso insieme molti momenti divertenti. Purtroppo, non abbiamo fatto in tempo a vivere una disfida che ci eravamo ripromessi di affrontare: quella sui carciofi di Albenga. Io e lui ci contendevamo il produttore migliore. Ho il rimpianto che non riusciremo mai a fare questo test. Silvio era capace di sbalordirmi: l’incidente gli aveva creato parecchi problemi, ma ha saputo darci un grandissimo esempio. La sua scomparsa ci addolora tanto».

Il funerale si svolgerà oggi pomeriggio, alle 15.30, dalla Casa funeraria Croce Verde per la chiesa di San Prospero. Non fiori ma offerte al Gast. Silvio lascia la moglie Simona, i figli Cate Stella e Lele, i fratelli Francesco con Annamaria e Cristina. Oggi arriveranno amici da diverse parti d’Italia - da Treviso, dalla Romagna, da Torino e dalla Germania - a testimonianza di quanto il 62enne fosse conosciuto e amato.