Gazzetta di Reggio

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Addio a Stella Borghi, una vita per i diritti civili e la difesa dell'ambiente

Addio a Stella Borghi, una vita per i diritti civili e la difesa dell'ambiente

Storica militante radicale, poi confluita in +Europa, si è sempre battuta per il rispetto degli animali. Aveva 81 anni ed è stata in prima linea fino alla fine

01 agosto 2024
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Reggio Emilia Il mondo della politica e dell’ambientalismo è in lutto. All’età di 81 anni, all’Hospice di Montericco di Albinea, si è spenta Stella Borghi, storica attivista radicale e per lungo tempo presidente dell'Enpa e degli Amici della Terra. Negli ultimi anni, era confluita in +Europa. Il filo conduttore della sua vita è stata la difesa coerente di una visione laica dello Stato. 

Di famiglia ebraica, Stella Borghi aveva vissuto nella prima infanzia la follia dell'antisemitismo e del razzismo. 

Insegnante in pensione, era attiva in numerose associazioni di volontariato. Lo scorso aprile, insieme ad altri militanti, aveva fondato la sezione reggiana dell’associazione Luca Coscioni, a dimostrazione del fatto che il suo impegno civile, disinteressato e inesauribile, non è mai venuto meno.

Di lei si ricordano anche le battaglie per gli animali, contro la caccia e per la tutela dell'ambiente. 

La notizia della morte ha generato un’ondata di commozione.

Le associazioni animaliste reggiane hanno diramato una nota congiunta. “Nel vasto panorama del volontariato animalista reggiano, e non solo, era riconosciuta e stimata come punto di riferimento. E’ stata fondatrice della sezione Enpa di Reggio Emilia di cui ha mantenuto la presidenza per decenni portando avanti importanti battaglie a tutela degli animali. Combattiva, coraggiosa, libertaria, pronta a battersi per gli ideali in cui credeva è stata presente fino all’ultimo sia sul fronte del volontariato che su quello politico. Oggi Reggio ha perso una persona di valore e i tanti amici non possono che piangerla con immenso affetto”.

“Stella da che ho iniziato ancora quattordicenne a fare politica è sempre stata una combattente per la libertà – ha scritto Maura Manghi, presidente provinciale di Italia Viva –  Libertà dalle oppressioni politiche, libertà dalle convenzioni sociali soffocanti, libertà di espressione delle proprie idee e del proprio modo di vivere. Sempre in prima fila, fossero le lotte contro la diseguaglianza delle donne e la libertà di genere, fosse il desiderio di una vita migliore per tutti gli animali, fosse la resistenza agli invasori come per l’Ucraina o la resistenza al terrorismo antisemita. L’ultima giornata insieme, prima che la malattia le rendesse sempre più difficile partecipare, è stata il 25 aprile, lei come sempre avvolta nella bandiera di Israele e della brigata ebraica. Ci mancherà. Mancherà la sua fede incrollabile in quei principi di libertà, fraternità e uguaglianza che restano il motivo per cui vale ancora la pena di lottare”.