Luca Colli vince due medaglie d’oro agli Europei per Trapiantati
La dedica dell’atleta «al donatore di rene»
Montecchio Fino a domenica, a Lisbona, in Portogallo, si svolgono i Campionati Europei per Trapiantati (European Transplant Sport Championships – Etsc), ai quali partecipa anche l’atleta montecchiese Luca Colli.
Questa manifestazione, che si svolge ogni due anni a rotazione in uno dei 25 paesi europei che aderiscono al campionato, vede quest’anno l’Italia in gara con ben 30 atleti, inclusi dializzati e trapiantati di organi solidi o di cellule ematopoietiche.
Luca Colli, 49 anni, è l’unico a rappresentare l’Emilia Romagna a Lisbona e lo sta facendo nel miglior modo possibile.
Nei giorni scorsi ha vinto due medaglie d’oro nella categoria tennis: doppio maschile e doppio misto. «Ho deciso di partecipare a questi Europei per ringraziare per il dono ricevuto, senza il quale oggi non potrei essere qui a parlare», racconta Colli alla Gazzetta di Reggio.
«Dopo il trapianto, su consiglio dei medici, ho ripreso a giocare a tennis e da alcuni anni faccio parte della Nazionale Italiana Trapiantati Tennis. Con i miei compagni giriamo l’Italia per sensibilizzare sull’importanza della donazione di organi e tessuti. Senza questo “sì”, molti atleti presenti qui a Lisbona non sarebbero più tra noi. Invece siamo qui per dimostrare che, dopo una malattia e un trapianto, si può tornare a vivere e vincere medaglie internazionali. Il mio motto che ripeto sempre è: “Io faccio la mia parte. Tu puoi fare la tua. Dì sì alla donazione di organi e tessuti”».
Il montecchiese, come tutte le persone che hanno dovuto affrontare momenti difficili, è particolarmente riconoscente nei confronti di chi lo ha sostenuto.
«Voglio ringraziare la mia famiglia, il mio allenatore di tennis e tutte le associazioni che si occupano di sensibilizzare sul tema della donazione, in particolare Transplant Sport Italia e Aned Sport».
Nel 2023, ai Mondiali per Trapiantati (World Transplant Games 2023) a Perth, in Australia, Colli ha vinto una medaglia d’argento con la squadra di calcio e una medaglia di bronzo nel doppio di tennis, in coppia con Francesco Fiore di Matera.
In quella occasione si era congratulato con lui l’Ausl Reggiana e in particolare la struttura di Medicina dello Sport e Prevenzione Cardiovascolare e la struttura di Nefrologia e Dialisi che lo avevano seguito.
L’attività sportiva, dunque, è decisamente nelle corde del montecchiese, oltre evidentemente alla forza d’animo.
Trapiantato di rene nel 2015, Colli ha scoperto la sua malattia a 18 anni e, dopo una lunga lotta contro l'insufficienza renale cronica, il 28 aprile 2015 ha ricevuto il trapianto che gli ha permesso di tornare a una vita normale.
«È così che noi trapiantati consideriamo questo dono: trapianto uguale vita nuova. Solo dopo alcuni anni sono riuscito a praticare attività fisica e ottenere l'idoneità agonistica, riscoprendo le mie passioni giovanili per il tennis e il calcio. Grazie all’Associazione Nazionale Emodializzati, ho partecipato ai Giochi nazionali, diventando per due volte campione italiano di tennis».
Ricevere un organo da un’altra persona vuol dire avere un debito di gratitudine e Colli ci tiene a ricordarlo. «Il modo migliore per ringraziare il mio donatore è vincere una medaglia. Vogliamo trasmettere che servono donatori: tutti possiamo diventarlo e salvare fino a sette vite. Se non fosse stato per il mio donatore, oggi non sarei qui».
Queste parole risuonano come un potente messaggio di speranza e ringraziamento verso chi rende possibile una nuova vita attraverso la donazione di organi.l
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