Il caldo estremo arriva a Reggio: inizia una settimana bollente
Da oggi temperature in aumento su tutto il territorio provinciale
Reggio Emilia Prepariamoci a sopportare da oggi il caldo estremo di un’estate finora un po’ meno rovente rispetto alla media del nuovo secolo investito da un cambiamento climatico accelerato.
Reggio Emilia, dove c’è l’allerta gialla, dista solo 65 chilometri dal capoluogo regionale, che è fra le 12 città italiane contrassegnate dal ministero della Sanità con il bollino arancione: Bologna, Bolzano, Campobasso, Firenze, Frosinone, Latina, Palermo, Perugia, Pescara, Rieti, Roma e Viterbo. Anche la semplice probabilità non lascia speranze, dal momento che statisticamente i picchi di calura si concentrano nella seconda metà di luglio e nella prima di agosto.
Gli esperti sono unanimi nel delineare il protendersi verso Nord dell’anticiclone africano “Caronte” centrato sul Marocco. La cappa infuocata graverà anche sulla nostra pianura, rendendo proibitiva l’esposizione al sole nel pomeriggio e tormentoso il sonno nelle ore notturne. Oggi si dovrebbero superare le temperature finora registrate in questa stagione, a causa anche dell’indebolirsi della ventilazione.
Reggio Emilia Meteo prevede valori compresi fra 23 e 37 gradi nella Bassa, fra 23 e 36 a cavallo della via Emilia, fra 21 e 33 in collina e fra 18 e 29 in montagna. Ieri aveva registrato rispettivamente 22,5 e 35 gradi in città, 20,5 e 29,3 a Castelnovo Monti.
Per domani si pronostica una lieve diminuzione delle massime compensata da un corrispondente aumento delle minime. Perciò si teme l’accentuazione dell’afa notturna, dovuta anche al più elevato tasso di umidità. È improbabile che le condizioni atmosferiche subiscano sostanziali variazioni fino a giovedì primo agosto.
Il mese prossimo, però, sembra destinato ad aprirsi con il passaggio di una perturbazione atlantica a nord delle Alpi. Quindi le infiltrazioni di correnti fresche e umide potrebbero provocare temporali non solo sul versante alpino meridionale, ma anche in Valpadana e sull’Appennino settentrionale. È ciò che si ipotizza per venerdì 2 sul territorio reggiano. La conseguente tregua non segnerebbe però la fine della canicola, che ormai tende a protrarsi oltre il Ferragosto. Lo dimostrano i dati rilevati dal 1985 ad oggi, sui quali si basa il “Rapporto sul Clima del XXI secolo”, realizzato da IlMeteo.it in collaborazione con il Corriere della Sera. Vi è presa in considerazione anche la nostra città insieme agli altri 107 capoluoghi di provincia. Gli indicatori che evidenziano il riscaldamento in atto sono cinque. Il più sintetico è la temperatura media annuale.
Da un anno all'altro si rilevano variazioni in più o in meno, ma il grafico trentennale è una linea spezzata che mostra la tendenza ad un incremento costante. A Reggio Emilia si va dai 12,1 gradi del 1987 ai 13,5 del 1998 ai 14,6 del 2008 ai 15,3 del 2018 ai 15,8 del 2023, fino ai 16,3 previsti nel 2030. Sono altrettanto in salita, mediamente, la temperatura media mensile, i giorni di caldo estremo superiore a 35 gradi e il numero delle notti tropicali, in cui il termometro non scende mai al di sotto dei 20 gradi. Tendono a calare, invece, i giorni di gelo, ovvero con una minima inferiore a zero.
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