Gazzetta di Reggio

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Specializzanda denuncia molestie Sospeso un medico per 15 giorni

Serena Arbizzi
Specializzanda denuncia molestie Sospeso un medico per 15 giorni

Il procedimento disciplinare aperto al Santa Maria Nuova

27 luglio 2024
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Reggio Emilia Inviava messaggi su WhatsApp a una giovane specializzanda e, nei suoi confronti, adottava comportamenti che si traducevano in parole e gesti diventati per la collega veri e propri macigni da sopportare. Un calvario sfociato in un esposto di cui in ospedale, e non solo, fa discutere.

L’Ausl ha aperto un procedimento disciplinare a carico del medico del Santa Maria Nuova il quale, da parte sua, ha dichiarato che il suo modo di porsi alla giovane collega non era altro che frutto di un atteggiamento scherzoso, senza mai oltrepassare una certa soglia. Il procedimento è terminato con la sospensione del medico dal servizio per 15 giorni. Alla fine delle due settimane, il dottore andrà a lavorare in un ospedale di un’altra provincia, ma pare che il trasferimento fosse già stato chiesto dal medico stesso.

Nel corso del procedimento disciplinare entrambe le parti hanno reso nota la propria versione e si è compreso come per la specializzanda, residente a Modena, il modo di porsi del medico fosse diventato intollerabile. Mentre il dottore ha spiegato di essere sempre rimasto nei limiti secondo il suo punto di vista. L’Ausl, interpellata sul tema dalla Gazzetta, non ha voluto rilasciare dichiarazioni in merito all’episodio. Ma come funziona un procedimento disciplinare? Nell’ambito del pubblico impiego – in cui si colloca la vicenda – una parte del contratto nazionale è legata ai diritti e doveri dei dipendenti e alle sanzioni disciplinari. Quando si verifica un comportamento che non rispetta i canoni previsti, il dirigente fa scattare una segnalazione. In questo caso, ad esempio, il medico ha ricevuto la sospensione in seguito alla segnalazione alla direzione sanitaria o all’ufficio giuridico legale. L’ufficio provvedimenti disciplinari (Upd) dell’Ausl manda una contestazione disciplinare al lavoratore, il quale ha un certo periodo di tempo per presentare una richiesta di accesso agli atti. Chi viene segnalato può poi presentarsi a una commissione disciplinare nominata dal direttore generale con una determina. Il presidente della commissione è il direttore dell’ufficio giuridico legale. Ne fanno parte altri due dirigenti e un funzionario che fa da verbalizzante. La persona segnalata può presentarsi con un legale o accompagnato da un dirigente sindacale per presentare una memoria difensiva, scritta o orale. La commissione si riunisce, fatto questo, e valuta le sanzioni che possono andare da un rimprovero verbale fino a togliere ore di retribuzione. In questo caso, nel periodo di sospensione il medico non ha ricevuto il compenso relativo a quei giorni. Inoltre, potrebbe essere escluso da eventuali incentivi discussi in seguito. Una volta sanzionati si può scegliere se impugnare e affrontare percorsi giuridico-legali. Durante l’iter disciplinare l’azienda può convocare i dipendenti come testimoni.