Esercito alla stazione: “Una vittoria del comitato”
Chi vive nel quartiere chiede da tempo l’arrivo dei militari
Reggio Emilia «Finalmente le istituzioni danno le giuste risposte per salvaguardare i cittadini».
Il comitato di viale IV Novembre esprime soddisfazione per la richiesta da parte del prefetto Maria Rita Cocciufa al Ministero dell’Interno dell’arrivo dei militari a Reggio Emilia. Il comitato è stato il primo, dalle colonne della Gazzetta, a chiedere che arrivasse l’Esercito. Lo ha ribadito a più riprese dopo l’omicidio di Mohamed Thabet Alì, diciottenne ucciso a coltellate accanto ai binari nella notte fra il 30 e il 31 maggio 2023. E dopo gli omicidi e altri gravi fatti che sono seguiti.
«La zona è strategica non solo per noi che vi abitiamo – afferma Gianni Felici, del comitato –. Lo è anche per le 40.000 persone al giorno che passano di lì. L’Esercito di per sè non è risolutivo perché la situazione è degenerata a tal punto che prima di invertire la tendenza occorrono molti altri provvedimenti: se a tempo debito fossero stati presi provvedimenti non ci troveremmo nella situazione attuale. Nella zona ci sono gruppi che spacciano droga: a noi non interessa la loro etnia. Quello che vogliamo è che vadano via dalla porta della città. È importante che ci siano sicurezza, ordine, pulizia. Le mafie, altrimenti, continueranno a fare affari d’oro con lo spaccio. Speriamo che la nuova giunta chieda che chi arriva qui sia aiutato ma, al tempo stesso, impari l’italiano e le nostre leggi e segua formazione professionale. Speriamo, poi, che venga ripristinata la riapertura della stazione h24, vista la chiusura nelle ore notturne – aggiunge il comitato –. La gente che arriva di notte dove si mette a sedere? Se va bene sulle banchine dei bus».
Parla di «soli 16 anni di attesa» nell’aderire al progetto Strade Sicure, Fabrizio Aguzzoli, capogruppo di Coalizione Civica, che si è sempre detto favorevole all’arrivo dei militari. «Il 23 luglio 2024 passa alla storia come giorno in cui finalmente viene mandato in pensione il “tutte balle” di Graziano Delrio e il “solo percezioni” di Luca Vecchi sui problemi di sicurezza della città. La Prefettura fa segnare un punto a suo favore cambiando radicalmente indirizzo; il centrosinistra di Palazzo, invece, colleziona un’immensa figuraccia, figlia della sua stessa tendenza a nascondere i problemi, piuttosto che a risolverli».
Aguzzoli indica come sia stato «ridicolizzato il sindaco Luca Vecchi, che ha sempre avversato l’ipotesi dell’esercito e con lui, a fare una figura penosa anche la maggioranza del Pd della scorsa legislatura che lo scorso 18 marzo ha persino votato compatto contro la discussione in Consiglio di un documento sull’esercito in zona stazione».
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