Reggio Emilia, il prefetto chiede l’arrivo dell’esercito in zona stazione
Partita nei giorni scorsi la lettera al Ministero dell'Interno. L’annuncio del sindaco Marco Massari dopo il Comitato ordine e sicurezza: «Non è la bacchetta magica ma potrà aiutare»
Reggio Emilia «Nei giorni scorsi, dopo un confronto con le istituzioni e le forze dell'ordine, la Prefetta di Reggio Emilia, dottoressa Maria Rita Cocciufa, ha richiesto al ministero dell'Interno l'invio a Reggio Emilia dei militari dell'Esercito Italiano a presidio fisso della zona della stazione urbana, nell'ambito dell'operazione Strade Sicure. La richiesta ora sarà vagliata dal Ministero, che valuterà se vi sono le condizioni per inviare i militari». E poi: «In un contesto nel quale esiste un'emergenza evidente - che peggiora la qualità della vita dei residenti e non solo - pensiamo che questa misura possa costituire un aiuto di cui possiamo beneficiare tutti».
Sono le parole con le quali il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, annuncia il possibile arrivo dell’esercito in zona stazione. Un tema che è stato al centro dell’ultima campagna elettorale, da sempre cavallo di battaglia del centrodestra, che proprio sull’adesione a Strade Sicure si era battuta a più riprese. Nei giorni scorsi, da Fratelli d’Italia hanno presentato una nuova mozione al riguardo, anche alla luce dei numerosi episodi di microcriminalità che hanno continuato a imperversare soprattutto nella zona di viale IV Novembre, teatro di un tentato omicidio.
Sull’arrivo dell’esercito in città – peraltro già presente a Modena, Parma e Bologna – durante la campagna elettorale Massari non si è mai detto contrario, sebbene abbia considerato questa soluzione non del tutto esaustiva. Sono gli stessi concetti ribaditi adesso, in attesa che il ministero prenda una decisione: «Non è la bacchetta magica ma potrà aiutare», dice il sindaco.
«Si tratta di una misura che abbiamo condiviso in quanto abbiamo riscontri di quanto il presidio fisso del piazzale della stazione da parte di forze di Polizia, istituito il 1° aprile 2024, abbia sicuramente permesso di raggiungere risultati importanti ma nello stesso tempo abbia ridotto la possibilità di esercitare una sorveglianza dinamica nella zona – afferma Massari – La presenza dell'Esercito, la cui attività sarà di collaborazione e integrazione con le forze dell'ordine, permetterebbe quindi al personale utilizzato oggi per il presidio fisso di essere impiegato prioritariamente per compiti di controllo dinamico del territorio. A prescindere da quanto deciderà il Ministero rispetto a tale richiesta, ritengo anzitutto doveroso ringraziare la Prefetta di Reggio per aver condiviso una scelta che, per quanto prerogativa esclusiva della Prefettura, si inserisce in un solco da noi percorso a partire dalla campagna elettorale dei mesi scorsi».
Nei giorni scorsi, non senza polemiche dei comitati (che hanno annunciato una nuova manifestazione in autunno) era emersa la prossima chiusura del posto di polizia di via Turri. Ora la svolta, con la richiesta dell’arrivo dei militari.
«Riteniamo che una soluzione di lungo periodo non possa prescindere da un rafforzamento delle misure socio-sanitarie già in essere, da un rafforzamento delle politiche di strada, da uno sforzo finalizzato ad offrire un supporto anche psicologico a soggetti che oggi scelgono la strada della marginalità e della delinquenza per mancanza di opportunità alternative o a coloro che rifiutano percorsi alternativi – aggiunge ancora il sindaco Massari – Siamo convinti che non esista la bacchetta magica per problemi complessi come quelli della marginalità sociale, che toccano tutte le stazioni e le città del nostro Paese, e sappiamo che occorre continuare ad agire sulla lotta alla criminalità organizzata per fermare i suoi effetti sulla vita quotidiana della nostra città».