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Ceramiche, ecco il nuovo contratto Ora la parola passa ai lavoratori

Adriano Arati
Ceramiche, ecco il nuovo contratto Ora la parola passa ai lavoratori

Reggio Emilia: firmata l’ipotesi di accordo del comparto che riguarda oltre 25mila addetti

23 luglio 2024
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Reggio Emilia Il nuovo contratto ceramico diventa realtà. Lunedì sera a Roma è stato sottoscritto l’accordo per il rinnovo del Ccnl, il Contratto collettivo nazionale di lavoro del comparto ceramico scaduto il 30 giugno 2023, dopo un anno di trattative e tensioni, culminate con lo sciopero generale del 14 maggio. Una rarità, in un ambito in cui negli ultimi decenni il dialogo era sempre stato piuttosto fluido. Le difficoltà globali, dopo Covid ed esplosione dei costi delle materie prime e dell’energia, hanno complicato la questione, così come il calo di vendite partito nel 2023 dopo la grande esplosione post-pandemia, figlia dei tanti rifacimenti messi in atto.

L’intesa è stata sottoscritta da Confindustria Ceramica e dalle sigle ceramiche nazionali dei sindacati unitari Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil e riguarda i dipendenti dei settori piastrelle, ceramica sanitaria e materiali refrattari: oltre 250mila addetti e 220 imprese, per un fatturato superiore ai 7,5 miliardi, in gran parte frutto dell’export. Il nuovo contatto scadrà il 30 giugno 2027 e prima di diventare operativo dovrà essere ratificato dalle assemblee dei lavoratori. Si passerà materialmente a settembre, visto l’imminente periodo di ferie. Il Ccnl prevede novità e migliorie da un punto di visto salariale e normativo. La principale è un aumento a regime di 205 euro sui minimi per il livello D1. La cifra verrà divisa in quattro tranche, 55 euro dal 1 settembre 2024, 40 euro dal 1 luglio 2025, 50 euro dal 1 luglio 2026, 60 euro dal 1 giugno 2027. Vi sarà poi una somma una tantum di 710 euro, erogata nelle buste paga dell’ottobre 2024, per compensare l’anno passato dalla vecchia scadenza all’odierno rinnovo. I dipendenti potranno destinare questa cifra al fondo integrativo Foncer, se lo vorranno. Sempre per il Foncer, l’azienda si farà carico di un incremento dello 0,15% per tutti i comparti dal gennaio 2027. Il montante complessivo in vista delle pensioni sarà di 4.495 euro, per la prima volta uguale per tutti i settori interessati dal rinnovo. L’aumento complessivo, il cosiddetto Tec, sarà quindi di 208.75 euro.

Sono stati «inoltre concordati qualificati interventi sulla parte normativa come il recepimento di nuovi profili professionali per il comparto piastrelle. Con la firma dell’ipotesi è stata costituita la commissione tecnica che nel corso della nuova vigenza contrattuale dovrà elaborare una proposta di aggiornamento del sistema classificatorio», sottolinea poi Confindustria Ceramica.

I sindacati aggiungono come siano stati introdotti «nuovi elementi qualificanti come la rappresentanza (certificazione degli iscritti) e sono state migliorate le norme su tutela delle donne vittime di violenza di genere, congedo parentale, conservazione del posto di lavoro, capitolo salute-sicurezza-ambiente, permessi RLSSA, formazione anche mirata su specifici temi, smart working, l’inquadramento dei lavoratori». Il reggiano Giorgio Romani, presidente della commissione sindacale di Confindustria Ceramica, parla di un «un negoziato lungo e complesso, durato 12 mesi, che ha dovuto affrontare sfide obiettivamente difficili. L’accordo raggiunto rappresenta, in questa direzione e dal nostro punto di vista, un equilibrio in grado di coniugare la salvaguardia delle retribuzioni e la competitività internazionale delle nostre aziende». 



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