I Rammstein incendiano la Rcf Reggio Emilia è la capitale del metal
Un successo il concerto della band tedesca ieri sera all’Arena ex Campovolo. Nonostante il caldo e lo spettacolo pirotecnico della band, tutto è filato liscio
Reggio Emilia Dopo il rock, il metal. Dopo gli AC/DC, i Rammstein. La Rcf Arena ha ospitato ieri il secondo, e per ora ultimo concerto della programmazione estiva, con l’esibizione della band tedesca che ha inserito Reggio come data del proprio tour europeo. Circa 55mila persone hanno riempito ieri l’arena concerti nell’area dell’ex Campovolo, per sentire, in oltre due ore di live, i brani più popolari dei Rammstein, band con 30 anni di carriera alle spalle e specializzata nel genere dell’industrial metal.
Fan provenienti da ogni parte d’Europa (soprattutto Germania, Svizzera e Austria) e, ovviamente, anche da diverse regioni d’Italia, hanno risposto presente per quella che è stata l’unica data italiana di Till Lindemann, il frontman dei Rammstein (che tornavano in Italia dopo essersi esibiti l’anno scorso a Padova) e gli altri musicisti del gruppo: Richard Kruspe e Paul Lenders alle chitarre, Oliver Riedel al basso, Christian Lorenz alle tastiere e Christoph Scheneider alle batterie.
Fuoco e fiamme
C’era grande attesa per lo spettacolo pirotecnico, per la tanto decantata “Cattedrale” che spara fuoco e fiamme e incendia, nel vero senso della parola, la città: ebbene, anche questa volta i Rammstein non hanno deluso i fan.
La band è salita sul palco, puntualissima, alle 21, dopo l’esibizione degli Abelard. Nessun saluto, non una parola, niente preamboli ma è stata subito musica metal. Con il palco a cambiare spesso e volentieri colori, dal blu notte al rosso più drammatico per uno show che ha giocato molto sulle luci e sugli effetti tecnici.
Poco più di venti le canzoni in scaletta, con i brani tanto provocatori (più volte i Rammstein sono stati al centro di polemiche per le loro presunte ideologie neonaziste) quanto carichi di energia e adrenalina. Ramm 4, Links 2,3,4, Keine Lust, Sehnsucht, Zeit sono solo i nomi di alcuni delle canzoni che la band ha portato ieri sul palco, come ha fatto nelle altre date di questo tour europeo. Pazienza se molti degli oltre 50mila presenti non conoscevano la lingua tedesca e quindi le parole: «Siamo qui per la musica» hanno ribadito i più.
Certo, le fiamme hanno alzato decisamente la temperatura, considerato il gran caldo rovente che ha messo a dura prova gli spettatori. Poco dopo le 15, all’apertura dei cancelli, le immancabili corse per essere in pole position e poter assistere da sotto palco a uno spettacolo destinato a rimanere ben impresso nella mente e nel cuore dei presenti. Le operazioni di ingresso sono andate un po’ a rilento con gli ingressi scaglionati e i fan a ripararsi con gli ombrelloni, poi il tutto si è velocizzato. Le ipotetiche previsioni che mettevano pioggia nel tardo pomeriggio sono state spazzate via, quasi come a ribadire la centralità del calore per questo gruppo musicale. L’attesa, all’interno della Rcf Arena, è stata combattuta tra bevande fresche consumate negli stand, partite a carte e le immancabili “stories” social a immortalare i momenti di questa domenica speciale.
Viabilità ok
La gestione dell’evento è stata nel complesso positiva anche se non sono mancati i disagi soprattutto nella zona di Gavassa da dove sono arrivate numerose lamentele sulla viabilità. La polizia locale ha presidiato, attraverso le telecamere installate all’area del Tecnopolo, l’interno e l’esterno dell’Arena. Il traffico ha subito come logico dei rallentamenti, soprattutto in tangenziale e in prossimità dei parcheggi, ma non è andato in tilt, tenendo anche presente che il pubblico era sì molto numeroso ma quasi la metà di quello arrivato il 25 maggio scorso per gli AC/DC. A proposito di Tecnopolo è stato riproposto il Villaggio Le Reggiane, con food truck, merchandising e panchine per riposarsi. Posizione ideale dal punto di vista logistico, quella del Villaggio, anche per chi è arrivato a Reggio in treno. Già sabato pomeriggio i primi fan avevano fatto un giro perlustrativo in piazzale Europa, ma il numero è aumentato sensibilmente ieri a dimostrazione che l’idea del Villaggio è stato senza dubbio un successo.
Il plauso
«Al concerto dei Rammstein a Reggio Emilia stanno suonando come opening act due pianiste. Il pubblico le ascolta e le applaude». Così Claudio Trotta, produttore artistico e fondatore di Barley Arts ieri sera su Facebook. «La bellezza e grandezza del pubblico rock, hard rock , heavy metal internazionale non ha limiti e alimenta meravigliose sorprese come queste. Questo è quello che succede in un concerto di Musica dal Vivo».