Sulle colline boom di turisti americani. «Cercano territori autentici: raccontiamo loro l’Emilia»
Quattro Castella: la titolare Julia Prestia della Tenuta di Roncolo (Venturini Baldini) racconta come sono cresciuti gli arrivi da oltre oceano e perché
Quattro Castella «Ai turisti stranieri raccontiamo l’Emilia e offriamo la possibilità di fare esperienze nel nostro territorio, conoscere le acetaie e le cantine, visitare la Motor Valley o le città d’arte da Parma a Bologna». Julia Prestia, responsabile della Tenuta di Roncolo – che comprende il Relais Roncolo 1888, la storica cantina Venturini Baldini e il ristorante Limonaia – fin dal suo arrivo nel 2015 porta avanti una precisa visione di turismo e accoglienza sulle colline matildiche di Quattro Castella. Imprenditrice viennese innamorata dell’Italia, il suo approccio è sempre stato quello di andare oltre i confini strettamente provinciali. Del resto, il localismo in ambito turistico non è una strada vincente per Reggio Emilia, che deve fare i conti con la concorrenza di località contigue che sono più note.
«Per un turista che arriva dagli Stati Uniti, Quattro Castella è vicina anche a Bologna e Mantova ed è una base di partenza ottima per conoscere il territorio circostante e tutta l’Emilia», spiega Prestia. Tra gli ospiti della struttura, che ha 17 tra camere e suite, ci sono state persone dirette al Gran Premio di Formula 1 a Imola o che avevano prenotato nel ristorante di Bottura a Modena. Quest’anno, il relais di lusso ha registrato un significativo aumento delle presenze dagli USA e dal Canada, passate dal 22,46% del 2023 al 36,71% del 2024 (proiezione annuale sulla base delle prenotazioni).
L’incremento va di pari passo con il boom di visitatori americani in Italia, ma fino ad ora questo flusso non era stato intercettato dalla provincia di Reggio Emilia, dove il turismo è legato principalmente agli affari. Il successo è anche frutto di una specifica attività di marketing oltre oceano condotto da Prestia. «Si tratta di persone che spesso conoscono già l’Italia, sono state nei luoghi più noti e ora cercano territori autentici da scoprire». Nella tenuta possono gustare i vini reggiani, l’aceto balsamico e cenare nella Limonaia, guidata dal 2021 dallo chef Mario Comitale.
Il locale è aperto anche agli ospiti esterni e da pochi mesi la gestione è stata presa in carico dalla stessa tenuta. Da quest’anno il relais è entrato a far parte della rete Small Luxury Hotels, che include oltre 570 hotel boutique in più di 90 Paesi. In Emilia, vi è solo un’altra struttura associata a questa catena di lusso. La tenuta ospita numerose iniziative culturali e serate di degustazione. Inoltre, organizza ogni anno oltre 100 eventi aziendali, come meeting, convegni, giornate di “team building”, cene e family day, sia in estate che in inverno, grazie a spazi esterni e interni attrezzati, tra cui un salone che può ospitare 250 persone.
La versatilità della struttura attira molte aziende sulle colline matildiche, tra cui Ferrari, Maserati, Davines, Conad, Bertazzoni, Pallacanestro Reggiana, Chiesi, Tetrapak, Lactalis, Credem, MaxMara e altre. La tenuta è apprezzata perché offre non solo un luogo per convegni, ma uno spazio dove trascorrere un paio di giorni alternando lavoro e svago. Il progetto di Roncolo offre indicazioni utili per il territorio reggiano, da tempo alle prese con il tentativo di potenziare il turismo, con risultati non sempre soddisfacenti. Certo, si tratta di un modello non replicabile da tutti, dato che il relais è ospitato in una struttura storica di pregio architettonico ed è votato a un pubblico selezionato di persone con alta capacità di spesa. È comunque un’esperienza che merita di essere valutata con attenzione perché dimostra che il nostro territorio è in grado di essere attrattivo per turisti che fino ad ora non lo hanno visitato, a patto di saper offrire qualcosa di nuovo o di cambiare le modalità con le quali viene promosso.l © RIPRODUZIONE RISERVATA