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Dopo l’ennesima violenza

«La zona stazione è fuori controllo». Residenti e commercianti pronti a scendere in piazza

Serena Arbizzi
«La zona stazione è fuori controllo». Residenti e commercianti pronti a scendere in piazza

Il Comitato: «State giocando col fuoco: ci sono giovanissime che si vendono per una dosa sotto i portici di via Alai»

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Reggio Emilia Il malcontento e la paura dei residenti del quartiere della stazione sfocerà in una manifestazione il prossimo autunno. Lo fa sapere il comitato di via IV Novembre all’indomani della nuova, ennesima rissa in cui si sono fronteggiate decine di persone. Dopo l’accoltellamento di martedì, infatti, c’è paura di un’azione violenta per vendicare il 26enne rimasto gravemente ferito. E i residenti hanno timore di quello che succede sotto le loro case e, talvolta, anche all’interno, visto che numerose cantine sono state violate e occupate da balordi.

«Il comitato IV Novembre ha l’intenzione di organizzare una manifestazione per la legalità in piazzale Marconi nel prossimo autunno – dicono i cittadini –. I negozianti sono esasperati dalle bande di spacciatori, i residenti vivono nella paura, le ragazze che camminano verso la stazione sono molestate da spacciatori che si sentono onnipotenti. Tutta la cittadinanza di Reggio Emilia deve partecipare perché quello che sta avvenendo alla stazione è un problema gravissimo, riguarda la sicurezza di tutti gli abitanti della provincia, perché tutti prima o poi prenderanno un treno. Quarantamila persone ogni giorno transitano per queste strade. Pochi giorni fa un ragazzo maghrebino è finito in ospedale in gravi condizioni dopo una bottigliata alla testa in via Alai – continuano ancora i residenti –. Una settimana dopo un ghanese è stato accoltellato da un maghrebino su viale IV Novembre. E pochi giorni dopo la vendetta è arrivata, nello stesso posto, stavolta con una bottiglia rotta. Le risse sono costanti e quotidiane. Il quartiere è ormai fuori controllo».

Secondo il comitato, «le forze dell’ordine arrivano in massa solo dopo che la coltellata è già stata data. Non c’è presidio del territorio. Ci è stato suggerito di blindare le cantine: ma chi sostiene i costi per quest’operazione? Qui bisogna evitare una guerra tra bande che sta avvenendo con dei coltelli di 20 centimetri. Queste bande che si affrontano arriveranno un giorno alle pistole e si spareranno da un lato all’altro di viale IV Novembre. Vediamo chiaramente il finale di questa storia». E ancora: «I poliziotti arrivano dopo le coltellate e devono frapporsi tra le bande per meno di 2.000 euro al mese – aggiungono i residenti –. Storia che le istituzioni locali sembrano ignorare». «La situazione è degenerata verso un punto di non ritorno – sottolineano i residenti –. Ve lo diciamo: state giocando col fuoco! Ci sono ragazze giovani e giovanissime che si vendono per una dose sotto i portici dei condomini di via Alai. Questa non è più Italia». I cittadini sono esasperati da tempo per la situazione della criminalità in stazione, deflagrata, lo scorso anno, in tre omicidi in pochi mesi, tutti avvenuti nel quartiere. E chiedono, quindi, una netta inversione di rotta rispetto alla situazione che si è costretti a fronteggiare ogni giorno, in un quartiere che una volta era il fiore all’occhiello della città. l © RIPRODUZIONE RISERVATA