Poviglio in lutto per Elisa, morta a 13 anni dopo il malore in piscina
Dopo otto giorni di agonia è finita ogni speranza. Indagini dei carabinieri sull’accaduto: sentito il parroco
Poviglio Per otto giorni, tutti hanno pregato e sperato che arrivasse una buona notizia, un segno di una sua ripresa, ma niente. Elisa Amadasi, la 13enne che mercoledì 10 luglio era stata soccorsa da un bagnino dopo un tuffo nelle acque profonde di una delle vasche del Centro Piscine di Guastalla dove era insieme agli amici del Grest di Poviglio, è morta.
Il tragico epilogo
Si è spenta giovedì mattina nel letto del reparto di Rianimazione dell’ospedale Maggiore di Parma dove era stata elitrasportata dopo l’accaduto. Le sue condizioni erano apparse da subito gravissime. La giovane era stata ricoverata in Terapia Intensiva Pediatrica. E per una settimana i genitori – il papà Roberto, operaio, e la mamma Anna, casalinga – hanno vissuto ore d’angoscia sempre vicini alla loro primogenita in attesa di notizie. Invece, non ci sono mai stati miglioramenti e alla fine i medici hanno dovuto decretare la morte cerebrale.
Per poter fissare i funerali bisognerà attendere le decisioni della procura e gli eventuali accertamenti di natura autoptica. Perché resta da capire cosa è successo a Elisa, come mai si trovasse in una vasca tanto profonda. I carabinieri di Poviglio stanno indagando per ricostruire i fatti: ieri hanno sentito in caserma don Alberto Nicelli. Cosa è successo Tutto era avvenuto in pochi minuti. Elisa era in compagnia di un gruppo di 80 ragazzi più gli animatori. Era stata vista tuffarsi, ma poi non era più risalita. Quando il bagnino si è lanciato per soccorrerla e l’ha portata fuori dalla vasca era già in arresto cardiaco e per rianimarla è stato necessario ricorrere al defibrillatore. Le era stata effettuato il massaggio cardiaco. Una volta stabilizzatisi i parametri vitali che apparivano regolari era stata caricata in elicottero e portata all’ospedale di Parma. Lì, però, era drammaticamente emerso che ci fosse una scarsa attività cerebrale. E questo non lasciava presagire nulla di buono. Fino all’epilogo che nessuno avrebbe voluto.
Chi era
La notizia della scomparsa di Elisa è stata accolta con profonda tristezza e cordoglio a Poviglio. La sua famiglia è conosciutissima e benvoluta. Il padre Roberto è colonna del gruppo di Protezione civile di Poviglio, attivissimo nel volontariato e “friggitore” ufficiale di gnocco fritto in tutte le manifestazioni del paese: quel tragico mercoledì aveva preso parte al Grest organizzato dal Coordinamento Provinciale di Protezione Civile di Reggio Emilia a Castelnovo Monti. E proprio giovedì sera Roberto avrebbe dovuto lavorare nella cucina allestita al campo sportivo parrocchiale dove era in programma San Sisto in Festa, serata che è stata ovviamente annullata per lutto. Elisa Amadasi, che lascia anche una sorellina, stava partecipando al Grest organizzato in collaborazione con l’associazione Audax. Era alla sua quinta settimana. La 13enne, che aveva frequentato con successo la seconda media, avrebbe dovuto iniziare il suo ultimo anno a settembre.
Un paese in lutto
«Una tragedia. Abbiamo tanto pregato per la nostra Elisa che purtroppo non ce l’ha fatta – ha detto in lacrime don Alberto Nicelli parroco di Poviglio – Sono sempre stato vicino ai genitori cercando di portare un po’ conforto». I responsabili dell’associazione Audax che organizza il Grest sono rimasti attoniti come tutti alla notizia della morte di Elisa. Vasto il cordoglio in tutto il paese. La Povigliese Calcio ha esposto il simbolo del lutto sulla propria pagina Facebook. Anche il circolo di Fodico è rimasto chiuso, ieri sera, in segno di lutto. Il sindaco Filippo Ferrari sui social del Comune di Poviglio ha scritto: «Apprendiamo con immenso dolore la notizia della scomparsa della piccola Elisa Amadasi. A nome di tutta la comunità povigliese, il sindaco e l’amministrazione comunale esprimono la propria vicinanza alla famiglia e a tutti i suoi cari». L’ex sindaca Cristina Ferraroni conosce la famiglia e con Elisa aveva un rapporto molto particolare dice: «Era una ragazzina dolcissima, molto affettuosa, tanto che fin da piccola, quando mi vedeva, mi abbracciava. Io non ho figli e quel suo gesto mi ha sempre emozionato». © RIPRODUZIONE RISERVATA