Addio a Rino Ceccardi, ex calciatore della Reggiana
Giocò in maglia granata tra il 1963 e il 1965
Reggio Emilia Un altro pezzo di Reggiana se ne è andato. A una settimana dal decesso di Stefano Guerra, si è spento Rino Ceccardi, un nome che ai più dirà poco o nulla, ma che la sua ventina di partite – 24 per la precisione – in maglia granata, tra il 1963 ed il 1965 le aveva giocate.
Nato a Ligonchio il 3 luglio del 1944 aveva da poco compiuto 80 anni. Era, Ceccardi, un difensore, terzino ma anche impiegato da mediano, quello che all’epoca si dedicava più che altro a compiti di marcatura sul centrocampista avversario di maggior talento. Un osservatore lo aveva visto giocare in un campetto allora senza erba, vicino alla chiesa di Regina Pacis e lo aveva portato al Milan. Trafila nelle giovanili, senza mai sfiorare la prima squadra, e quindi ritorno a casa, alla Reggiana. È l’anno della trionfale cavalcata, Cadè in panchina, la stagione dei record, serie C vinta a mani basse, la seconda distanziata di ben 11 punti, 1 sola sconfitta, 3 attaccanti (Facchin, Mognon e De Nardi in doppia cifra) e lui esordisce proprio nell’atto conclusivo, con la Biellese. Il campionato successivo gioca, in B, 23 partite poi va al Mantova, dove ritrova Giancarlone Cadè e fa il suo debutto in serie A. Chissà, gli sarebbe piaciuto fare un salto allo stadio il 17 agosto prossimo per assistere alla sfida tra granata e virgiliani, le “sue” squadre. Oltre al Pescara, nelle cui fila terminò poi la carriera. Più che al Città del Tricolore negli ultimi anni, lui che viveva nel quartiere Belvedere, lo si vedeva ad assistere alle partitelle dei ragazzi della Reggio calcio. Chi lo ha conosciuto parla di lui come un ragazzo riservato e taciturno. Tipico di chi allora veniva dalla montagna.
I funerali di Ceccardi si svolgeranno mercoledì 17 luglio alle 11,15 partendo dalla casa funeraria della Croce Verde. La famiglia (la moglie Emilia e i figli Stefania e Christian) ha chiesto non fiori ma eventuali offerte all’Aima.l © RIPRODUZIONE RISERVATA