Ucciso da un infarto al lago di Garda, Scandiano piange Fabio Ferrari
L’uomo, 67 anni, conosciuto come “Il Trullo”, è stato per cinquant’anni una colonna portante dell’allora Scandianese e poi dello Sporting Scandiano
Il cuore di Fabio Ferrari, da tutti gli scandianesi conosciuto come “Il Trullo”, si è improvvisamente fermato ieri, mentre era in gita al lago di Garda. Il 67enne lascia la moglie Manuela, la figlia Giorgia e il fratello Maurizio.
«Un arresto cardiocircolatorio ha privato la nostra comunità di questa persona meravigliosa da tutti stimato e benvoluto» scrive Gianni Tognoli, vicepresidente dello Sporting Scandiano.
«Classe 1957, iniziò a giocare nella Scandianese nei primi anni '70 – ricorda – quando l'attività dei settori giovanili era ancora agli albori e il gradino più basso di queste categorie erano gli “esordienti” e quindi fino ai 12,13 anni si giocava per strada o in parrocchia. Poi, da adulto, entrò a far parte della prima squadra con la quale, sotto la guida di Claudio Saccani, nella stagione 1980/81 contribuì alla vittoria del campionato di prima categoria riportando dopo tantissimi anni la Scandianese nel campionato di Promozione. Appese le scarpe al chiodo, continuò per tanti anni a dare il suo apporto alla società come volontario “mille usi”, dal raccattapalle al guardialinee all'allenatore e, non da ultimo, al manovale per la manutenzione delle strutture. Fabio non è solo stato un compagno di squadra ma un amico, anzi, il miglior amico, col quale ho condiviso un percorso di vita dall'infanzia alla vecchiaia, un percorso del quale ricorderò solo i momenti felici condivisi con lui che sono tanti, ma su tutti c'è certamente la figlia Giorgia della quale, quando capitava l'occasione, ci parlava sempre con malcelato orgoglio».
La famiglia di Fabio Ferrari ha comunicato che domani pomeriggio e martedì potrò essere salutato per l'ultima volta presso l’abitazione del fratello Maurizio in via Carducci 18 a Scandiano.