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A Zocca cercando Vasco Rossi: nel paese d’origine del rocker l’assedio di centinaia di fan

Manuel Marinelli

	Vasco Rossi davanti alla sua casa di Zocca circondato dai fan
Vasco Rossi davanti alla sua casa di Zocca circondato dai fan

Qui la vacanza del Kom al termine di ogni tour: ogni giorno ristoranti, negozi e bar sono pieni. E il cantante si dona generosamente ai suoi ammiratori

14 luglio 2024
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Zocca (Modena) lA Zocca, sull’Appennino modenese, c’è una data che tutti aspettano con ansia. E che per il paese è un po’ come il tasto di accensione dell’estate. Solitamente il giorno non si discosta molto dal primo luglio e coincide, ovviamente, con il ritorno del cittadino numero uno: Vasco Rossi.

È prassi consolidata la vacanza del Kom nel paese natale al termine di ogni tour, soggiorno che negli ultimi anni è sempre aumentato e ormai si protrae quasi fino a Ferragosto. Un “effetto Vasco” fa mettere il turbo a Zocca: nei giorni feriali sono almeno duecento i fan che assediano pacificamente prima la villa di Verucchia, località poco distante dal capoluogo, e poi il bar Bibap, i due luoghi culto per chi le canzoni del rocker ce le ha tatuate addosso. Mentre nel fine settimana i numeri salgono abbondantemente e si sfiora il migliaio.

Moltiplicateli per quaranta giorni abbondanti e comprenderete facilmente cosa significa per un paesino di neanche 5mila anime annoverare tra i propri “villeggianti” la rockstar italiana per eccellenza. L’indotto milionario fa bene e non poco. L’onda travolgente Gli amanti del rocker arrivano da ogni parte d’Italia ma non solo, c’è chi varca anche i confini nazionali e si fa centinaia di chilometri per venire a Zocca, come Sara e Manuela residenti in Svizzera, nel Canton Ticino. «Per Vasco questo e altro – raccontano poco prima dell’uscita del Kom al bar Bibap –, speriamo di poterci fare una foto e magari di ottenere anche un autografo. Questa sera pernottiamo all’hotel ristorante Panoramic, sappiamo che lui è un cliente abituale anche se pare questa sera non cenerà lì... ma la speranza è l’ultima a morire». Da Chiusi, provincia di Siena, ecco Roberta, Francesco e la loro figlia Glenda, una giovane famiglia all’inizio del tour emiliano romagnolo. Prima tappa? Ovviamente Zocca, per salutare il loro idolo. «Siamo venuti a Zocca in giornata, abbiamo visto il Blasco stamattina e ora facciamo la doppietta qui al Bibap – raccontano –. Volevamo venirlo a trovare, così abbiamo pensato di farci un bel giretto in Emilia-Romagna. Poi muoveremo in direzione riviera romagnola per un po’ di mare. Abbiamo assaggiato le crescentine e altre specialità locali che non conoscevamo… devo dire che ci sono piaciute molto». C’è anche chi di strada ne ha fatta un po’ meno, è questo il caso di Giulio e Irma da Savignano, in provincia di Modena:

«Siamo originari di Valona, in Albania. Ora viviamo qua e siamo diventati fan sfegatati di Vasco, ci piace molto. Ora lo aspettiamo per fare la foto, è sempre molto disponibile». Il paese ringrazia Prosegue la collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’entourage di Vasco, culminata quest’anno con Zocca Paese della Musica, festival musicale per giovani emergenti: in palio la possibilità di aprire i concerti di Vasco a Milano e Bari. «L’estate da noi inizia quando arriva lui – spiega il sindaco di Zocca Federico Ropa –. Tante persone programmano le vacanze, addirittura la propria vita in base al loro beniamino. C’è chi si ferma a Zocca anche per settimane. È l’unico in Italia ad avere un seguito del genere e quest’anno sta andando molto bene. L’indotto? Dare numeri è difficile, ma basta guardare il paese per rendersene conto. Ristoranti, bar e negozi sono pieni di fan, li riconosci subito. Grazie al Blasco, Zocca è conosciuta in tutta la Penisola, ti riconoscono tutti ovunque vai ed è bello essere anche il loro sindaco. Quest’anno c’è un’emozione particolare visto il tour strepitoso, sette concerti a San Siro nessuno potrà eguagliarli. Zocca era con lui sul palco grazie anche agli artisti emergenti che hanno vinto il Zocca Paese della Musica Festival e hanno potuto aprire i concerti come premio».

«Con Vasco e il suo entourage – prosegue Ropa – c’è grande condivisione, lui è molto attento e dimostra quando ci tenga al suo paese. Come amministrazione questo può solo farci piacere e per il suo arrivo abbiamo pensato a una sorpresa: una gigantografia posta sulle scuole elementari, nella piazza del paese. Oltre all’intitolazione del teatro (ora teatro Il Blasco, ndr) e ad alcune installazioni in suo onore anche nel municipio. Non manca, come ogni anno, il piano per la sicurezza e la viabilità, viste le centinaia di persone che si assembrano sia la mattina che la sera. Ora lo attendiamo per l’ormai tradizionale visita in municipio, è sempre un bel momento».  ©to RIPRODUZIONE RISERVATA