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Il processo

Vendono oggetti falsi di Benji & Fede: in due alla sbarra per contraffazione

Serena Arbizzi
Vendono oggetti falsi di Benji & Fede: in due alla sbarra per contraffazione

Furono “pizzicati” al concerto dei due artisti a Reggio Emilia

20 giugno 2024
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Reggio Emilia Sono finiti a processo per ricettazione e contraffazione di oggetti con il marchio “Benji & Fede” e nei prossimi giorni il procedimento si concluderà con la decisione del giudice. Il caso risale al 10 luglio del 2018 quando i due beniamini di migliaia di giovani Benji & Fede, al secolo Benjamin Mascolo e Federico Rossi, si esibirono al Lime Space, alle Fiere. In quell’occasione vennero predisposti massicci controlli della Guardia di Finanza per l’elevato numero di venditori abusivi di oggetti con il marchio dei due artisti.

La Finanza sorprese anche Francesco Esposito, il quale è accusato di detenere 16 braccialetti e nove sciarpette con il marchio contraffatto per poi rivendere questi oggetti, e Bruno Di Lello, accusato degli stessi reati. Quest’ultimo, in particolare, è stato ritrovato con cinque braccialetti e 15 sciarpette. I due, per l’accusa, avrebbero acquistato (e qui scatterebbe la ricettazione) i materiali prima del 10 luglio per poi rivenderli e così guadagnare. Il caso che vede alla sbarra i due imputati, assistiti dall’avvocato Nicola Gualdi, approderà di nuovo davanti alla giudice Francesca Piergallini, che ieri ha rinviato l’udienza, la prossima settimana.

Come detto, sei anni fa furono imponenti i controlli della Finanza contro la vendita di merchandising abusivo in occasione dei concerti. Sono state intercettate auto, cariche di materiale illegale, pronto per essere venduto ai fan. I finanzieri sequestrarono oltre mille articoli: 195 fascette, 100 accendini, e ancora sciarpette e braccialetti. Al termine dell’operazione della Guardia di Finanza vennero denunciate dieci persone, tutte di origini campane, con età compresa tra i 30 e i 40 anni, per il reato di vendita abusiva di prodotti e accessori palesemente contraffatti. I venditori ambulanti vennero stati tenuti d’occhio sia nei momenti antecedenti sia durante il concerto e colti in flagranza di reato dagli uomini delle Fiamme Gialle. l © RIPRODUZIONE RISERVATA