Gazzetta di Reggio

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I consigli della veterinaria

Fido può mangiare frutta? Sì ma con avvertenze

Olga Pattacini*
Fido può mangiare frutta? Sì ma con avvertenze

«Ben lavata, fresca, matura e non in scatola: è troppo zuccherina»

19 giugno 2024
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Ho subito un furto: avevo appoggiato una fetta di anguria su un piatto troppo vicino al bordo del tavolo e al mio ritorno ho scoperto che non piace solo a me. Ma i cani possono mangiare la frutta? In linea di massima si, se gradita, ma non tutta, sempre in modica quantità ma soprattutto considerando la taglia degli animali e non la golosità.

Come per noi, un’assunzione eccessiva di frutta (anche quella sicura per i cani) può causare irritazione intestinale, diarrea o gonfiore, per cui è sempre meglio chiedere consiglio al veterinario curante, soprattutto in caso di pelosi con intestino irritabile. Massima attenzione anche alla dimensione dei pezzi somministrati che, per evitare rischi di soffocamento, devono essere tagliati piccoli come per i bambini, anche se il cagnone ha una bocca grande. Assicurarsi di togliere sempre semi e noccioli perché sono tossici in quanto contengono amigdalina, sostanza innocua finché non viene degradata dai batteri intestinali liberando acido cianidrico. Frutta quindi sì, ma ben lavata, fresca, matura e non in scatola, troppo zuccherina. Via libera dunque a mela, ricca di fibre e di vitamine A e C, albicocche, pesche, pere, ananas, Kiwi, anguria e melone, con moderazione frutti di bosco e banana, che in genere è molto gradita ma è ricca di zuccheri. Cani e gatti dovrebbero assolutamente evitare uva e uva passa, anche se piacciono moltissimo, poiché possono portare a insufficienza renale acuta. La maggior parte degli animali intossicati inizierà a provare vomito e/o diarrea entro 6-12 ore dall’ingestione. Altri segni clinici anormali includono letargia, dolore addominale, disidratazione e tremori. Nei casi più gravi, l’insufficienza renale si sviluppa entro 24-72 ore. Nel caso di ingestione accidentale-mai appoggiare una cassetta di uva a portata di muso- è meglio contattare la struttura veterinaria di riferimento.

*Medico veterinario esperto in comportamento animale

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