Rubato il triciclo per disabili al poeta e atleta Damiano Cabassi
Il furto a Reggio Emilia. «La mia disabilità non mi permette di prendere la patente, mi muovo solo con quello»
Reggio Emilia Chi lo conosce sa bene quanta carica metta nelle cose che fa, spesso vere imprese, come quando, nell’aprile dell’anno scorso, ha partecipato con la onlus Gast alla Gardenissima, lo slalom gigante più lungo del mondo, in dual-ski. Ma in questi giorni il consueto entusiasmo di Damiano Cabassi, 38enne scrittore e atleta disabile cadelboschese, che ci ha abituati negli anni a molti traguardi incredibili, è offuscato dall’indignazione.
Uno sdegno provocato dal furto subito a Reggio Emilia del triciclo per disabili che gli garantiva autonomia negli spostamenti in città. Il mezzo, dotato di sei marce, è “sparito” dall’abitazione dove il 38enne vive con altri disabili, gestito da educatori e terapisti occupazionali de “L’Ovile”. Il furto è avvenuto nel fine settimana elettorale. Quello che, a Cadelbosco Sopra, ha portato all’elezione a sindaco di Marino Zani e a consigliere comunale, tra gli altri, lo stesso Cabassi, candidato per “Cadelbosco per tutti”. Una felicità per la vittoria rovinata dall’amara scoperta.
«Tornato da Cadelbosco Sopra per assistere al risultato delle elezioni del mio paese, sono rientrato lunedì nell’appartamento “Settimo cielo” del Comune di Reggio Emilia di via Brigata Reggio – racconta – e il giorno dopo scopro che la mia bici non c’era più». Cabassi, che ora viene aiutato da un amico per gli spostamenti, è riuscito a fare denuncia ai carabinieri di Reggio Emilia venerdì: «Spero di conoscere i malviventi e il motivo di questo atto ignobile», scrive poi alla Gazzetta. Uno sdegno condiviso dai tanti amici che lo sostengono nelle sue imprese e che si sono mobilitati. Il tutto ha generato un tam-tam, anche sui social, che si spera possa portare qualche frutto. «Vivo in questo appartamento con altri 3 disabili con l’obiettivo di raggiungere alcune autonomie in cucina e trovare un’opportunità lavorativa – spiega Cabassi –. A Reggio Emilia mi muovo soltanto con un triciclo “Atala” blu, perché, la mia disabilità non mi permette di prendere la patente. Il principale obiettivo della mia vita è sempre stato quello di essere autonomo in tutto». «La mia famiglia e lo scautismo mi hanno sempre aiutato a ricercare questa autonomia sin da piccolo – prosegue –. Questa lunga ricerca verso l’autonomia e le visite condotte dal mio fisiatria Adriano Ferrari, hanno dedotto che l’uso della bicicletta faceva bene alla mia stabilità fisica. Da allora mi sono sempre messo a girare in bicicletta sulle stradine di campagna, piste ciclabili e perfino carraie».
La forza d’animo e il coraggio non mancano certo a Cabassi, fin da bambino, quando ha fatto della poesia e dell’amore per la natura le proprie missioni, arrivando a farsi conoscere persino da Papa Francesco che, nel 2016, gli scrisse per complimentarsi con lui per i suoi componimenti. Così Cabassi ha anche pubblicato su Facebook la foto del mezzo rubato, chiedendo aiuto: «in caso di ritrovamento o informazioni, contattare il numero 346 6627462». © RIPRODUZIONE RISERVATA