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Unimore, dopo la laurea breve l’82% è occupato entro un anno

Unimore, dopo la laurea breve l’82% è occupato entro un anno

Il rapporto Almalaurea premia l’ateneo di Modena e Reggio. I laureati Unimore trovano lavoro più velocemente della media nazionale

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Reggio Emilia «Questi numeri evidenziano il grande impegno profuso dall’Ateneo a tutti i livelli per mantenere un alto livello qualitativo». Così il rettore Carlo Adolfo Porro commenta i dati del Rapporto AlmaLaurea 2024, che mostrano ancora una volta per Unimore tassi di occupazione superiori alla media e una retribuzione di laureati e laureate di primo e secondo livello che continua a crescere. A un anno dal conseguimento del titolo triennale, il tasso di occupazione si attesta all’81,9%, mentre il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro, al 5,4%, resta in linea con quello 2023, in cui si era dimezzato rispetto all’anno precedente. Il rapporto mette in evidenza anche i numeri relativi ai laureati di secondo livello (o magistrali), che mostrano un tasso di occupazione dell’84,8% a un anno dal conseguimento del titolo (media nazionale del 75,7% e regionale del 79,1%), percentuale che sale a cinque anni dalla laurea, con il 91,3% (media nazionale 88,2% e regionale 89,6%).

Il 74,2% dei laureati Unimore è inserito nel settore privato, mentre il 24,8% nel pubblico; l’1,0% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 66,1%, mentre l’industria accoglie il 32,7% degli occupati; 1,1% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura. In merito alle retribuzioni, il report evidenzia che la media per i laureati Unimore è di 1.506 euro mensili netti a un anno dalla laurea (media nazionale 1.432 euro e regionale 1.447). Questo valore tende ad incrementare a cinque anni dal conseguimento del titolo, portandosi a 1.840 euro (media nazionale 1.768 euro e regionale 1.773) e confermando le ottime prospettive dell’Ateneo. I risultati del rapporto mostrano inoltre un’elevata soddisfazione per l’esperienza universitaria vissuta da studentesse e studenti: l’86,4% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’85% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. Sulle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’87,4% dei laureati considera le aule adeguate. Più in generale, il 90,5% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria.

«Anche quest’anno ci troviamo di fronte a dati importanti – commenta Porro – Il tasso di occupazione dei nostri laureati, superiore alla media regionale e nazionale, e l’aumento della retribuzione media testimoniano la rilevanza dei nostri percorsi di studio nel mercato del lavoro. Siamo orgogliosi dei nostri laureati e laureate e della loro capacità di eccellere in un contesto lavorativo sempre più competitivo. Un successo che non sarebbe possibile senza l’elevato livello dei nostri docenti, del personale tecnico-amministrativo e della costante collaborazione con imprese e istituzioni del territorio. Continueremo a investire nelle infrastrutture e nella ricerca, al fine di incrementare ulteriormente il benessere di studenti e studentesse. Il nostro obiettivo è formare professionisti competenti e preparati, in grado di affrontare le sfide future e di contribuire positivamente alla società». 

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