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Trionfo di Nasciuti a Scandiano: vince con oltre il 70%

Adriano Arati
Trionfo di Nasciuti a Scandiano: vince con oltre il 70%

Per lui è il quarto mandato da amministratore. Lo sconfitto Salsi: «Collaboreremo nell’interesse della città senza pregiudizi»

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Scandiano Una conferma da record o quasi. Scandiano continua a dare fiducia al sindaco uscente Matteo Nasciuti, e lo fa in maniera netta, con il 69,82% dei voti, una percentuale elevatissima in un Comune popoloso ed eterogeneo, il secondo per abitanti dell’intera provincia reggiana dopo la città capoluogo. Qui il ballottaggio era escluso a priori, vista la presenza di due soli concorrenti.

Matteo Nasciuti, esponente di spicco del Pd reggiano, ha doppiato Antonello Salsi, stimato ortopedico dell’ospedale scandianese Magati, sostenuto dal centro-destra e arrivato al 30,18%. Il consiglio comunale vedrà quindi 11 consiglieri di maggioranza, a cui aggiungere il primo cittadino, e 5 di opposizione, Salsi incluso.

Un divario molto ampio, che garantisce un margine di sicurezza assoluto a Nasciuti a livello di decisioni consiliari. Qui Nasciuti è stato appoggiato da ben cinque liste. Quella del suo partito, il Pd, quella di Azione, la confermata civica Siamo Scandiano, la nuova “lista del sindaco” e la Scandiano Giusta, Solidale, Verde a cui hanno fatto riferimento le forze di sinistra ed ambientaliste. Con Salsi, erano in campo la lista coi partiti del centro-destra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Noi Moderati, Lega) e un’altra civica del sindaco. Entrambe le formazioni intitolate ai candidati hanno ottenuto buoni risultati, mettendo insieme il 26% delle preferenze (12% abbondante quella di Nasciuti, quasi il 14% quella di Salsi), in una competizione che ha visto l’assenza del Movimento 5 Stelle, presente invece nel 2019, e il ritorno in prima linea per il nome più noto del centro-destra scandianese e non solo, Giuseppe Pagliani, tra i più votati in assoluto.

Il commento del sindaco
«È un grande orgoglio e una grande responsabilità, non so se nessun altro sindaco scandianese ha sfiorato il 70%». Non può che essere soddisfatto il sindaco scandianese Matteo Nasciuti, confermato dopo il primo mandato con un ulteriore balzo verso l’alto dei propri voti. Per lui, sarà il quarto mandato consecutivo come amministratore, dopo un decennio da assessore e poi da vicesindaco con Alessio Mammi, dal 2009 al 2019, e il primo giro come primo cittadino ottenuto cinque anni fa. E ora ribadito. Se nel 2019 aveva scollinato il 60%, in questo 2024, opposto a un solo concorrente, Antonello Salsi, è andato vicino al 70% grazie alle preferenze raccolte da ben cinque liste.

«Noi abbiamo avuto una mobilitazione molto grande, che da Azione ha portato a AVS (la sigla della sinistra ecologista alle contemporanee elezioni europee, ndr) sotto forma di lista civica. E sono molto contento e soddisfatto che la lista civica del sindaco abbia ottenuto ben il 12%, è un altro motivo di orgoglio» fa notare. Mettere assieme realtà molto diverse tra loro non è scontato ma è fattibile: «No, non era assolutamente scontato che riuscissimo a mettere insieme tutte queste forze politiche e questi gruppi. Noi ci abbiamo lavorato tanto e siamo partiti con grande anticipo, abbiamo iniziato a ragionare sulla coalizione nell’autunno dell’anno scorso e con tanto impegno e volontà di ascolto siamo riusciti a costruire una bella serie di reti che oggi hanno dato i loro frutti» racconta. Adesso, prenderà il via il secondo mandato forte di una maggioranza più che solida. «È una grande soddisfazione ed è una grande responsabilità aver ottenuto un risultato. Ed è un grande motivo di orgoglio, da scandianese, aver sfiorato di pochissimo il 70% dei voti. È un risultato significativo, che non credo nessun altro sindaco abbia mai raggiunto. Sono contento, so anche che questo è una responsabilità dal peso significativo che cercheremo di portare nel migliore dei modi».

«Uso sempre il plurale perché questo non è stato un cammino che ho compiuto da solo, anzi, lo abbiamo sempre fatto insieme, io e tante altre persone che mi sono state accanto. E che sono cresciute, ampliando appunto il campo a tante realtà», sottolinea parlando della squadra di amministratori e sostenitori del centro-sinistra con cui ha costruito liste e programma elettorale. Prima di riprendere con i progetti avviati in questi anni, come quelli legati alla ristrutturazione della parte interna del simbolo locale, la Rocca dei Boiardo, ora è il momento di fermarsi per rendere omaggio a chi lo ha affiancato in un cammino conclusosi nel migliore dei modi. «Grazie a tutte e tutti gli scandianesi che hanno scelto di riporre la loro fiducia in noi. Abbiamo raggiunto un risultato straordinario, il frutto di un lavoro di squadra, svolto da uomini e donne che da mesi hanno messo tutto il loro impegno per costruire una proposta concreta per il futuro di Scandiano» spiega. «Sarò ancora il sindaco di tutta Scandiano: continueremo ad essere aperti all’ascolto, sempre pronti a lavorare per il bene della nostra collettività e del nostro territorio. Iniziamo un nuovo capitolo di un viaggio bellissimo, da fare insieme» conclude.

Il commento di Salsi

«È un risultato sicuramente migliorativo rispetto al 2019 ma non è un bel risultato». È diviso tra delusione e soddisfazione Antonello Salsi, primario di ortopedia dell’ospedale Magati di Scandiano e candidato civico sostenuto dal centro-destra nella corsa contro Matteo Nasciuti. «Siamo passati dal 23% del 2019 al 30% abbondante, è una cresciuta ma non è un bel risultato, mi aspettavo di più, pensavo di arrivare al 36, 37% e di ottenere sei seggi, mentre così ne avremo cinque. Non ho mai creduto di poter vincere, di poter raggiungere Nasciuti, ma di arrivare a quella percentuale sì. Ora collaboreremo nell’interesse della città, senza pregiudizi» spiega.

Il compito, riconosce, era arduo. «Il centro-destra è stato praticamente assente per cinque anni, siamo partiti con poche risorse contro un sistema e un partito molti organizzati sul territorio, contro un sistema che non ha amministrato malissimo, anche se ci sono tante criticità che avremmo voluto risolvere - riflette - un minimo di delusione resta, e non solo qui. Tutt’ora ho la residenza a Reggio, ho votato in città, mi aspettavo il ballottaggio dell’amico Tarquini e non c’è stato, evidentemente i tempi non sono maturi. Scandiano non è stata amministrata male, non ha le contraddizioni forti di Reggio. Mi sono candidato qui perché andrò ad abitare a Scandiano, a Jano, da 27 anni lavoro all’ospedale di Scandiano e il malcontento era presente. Faccio un esempio, pochi giorni fa ho incontrato il comitato per il giro dei Colli ed erano molto critici verso l’amministrazione. In ospedale ho raccolto tante lamentele, nel tempo». «Alla fine però il risultato elettorale ricade sempre lì. In una realtà come quella scandianese ci sono reti familiari e clientelari molto forti, capita che chi vota a destra alle europee poi voti a sinistra alle amministrative - prosegue - sono contento per il risultato della mia lista civica, costruita con persone esperte come Giuseppe Pagliani. Come percentuali e voti assoluti, la mia civica ha fatto meglio di quella di Nasciuti. Ora farò la mia parte in consiglio comunale. Pianteremo qualcosa che con un’opposizione intelligente nell’interesse di Scandiano, potremo far crescere in futuro». L’ultimo pensiero è per il rivale: «Mi sono congratulato con lui. Se dal 60% di cinque anni fa è passato quasi al 70% in queste elezioni, evidentemente i cittadini di Scandiano sono contenti di lui, credo che questo sia chiaro».