Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia Sono diciassette le domande arrivate in Comune per chiedere un sostegno economico con lo scopo di aprire una nuova attività commerciale in centro storico. Si tratta del risultato del bando, creato dall’amministrazione e finanziato insieme alla Camera di Commercio, per dare nuova linfa al cuore della città. L’intento, come si legge nel testo del bando, è quello di «favorire e sostenere l’insediamento di nuove attività commerciali di vicinato, artigianali, di somministrazione di alimenti e bevande e di servizi alla persona nel centro storico di Reggio Emilia». Per questo scopo tramite il bilancio comunale è stato stanziato un fondo di 150.000 euro, raddoppiato grazie alla partecipazione della Camera di commercio all’iniziativa, con la messa a disposizione della stessa somma, per un totale di 300.000 euro. Per ogni domanda che verrà accolta, verranno erogati contributi a fondo perduto per un massimo di 20.000 euro per ciascuna attività.

«Abbiamo realizzato questo bando, nei mesi scorsi, per sostenere economicamente la start up commerciali di nuova iniziativa commerciale in centro storico, attraverso un contributo fino a 20.000 euro per spese legate all’avviamento dell’attività – spiega il sindaco Luca Vecchi –. Questo bando era già stato fatto un’altra volta negli anni scorsi, ma non rappresenta una pratica abituale quindi si tratta anche di un elemento di innovazione. Sul piatto ci sono il tema delle vetrine e quello legato alla crisi del commercio: noi proviamo a fornire un incentivo economico per stimolare la partenza di queste nuove attività. Era una scommessa dall’esito non scontato. Da quando abbiamo pubblicato questo bando si sono presentate diciassette ipotesi di nuove aperture e questo crediamo rappresenti un grande risultato».

Attualmente, il percorso del bando è nella fase di valutazione tecnica da parte della commissione. Fase in cui si stanno verificando se ci sono tutte le carte in regola per poter stanziare il contributo ai partecipanti. Nei prossimi giorni verranno poi ufficializzate le graduatorie con i nomi.

«Il fatto politico rilevante che salutiamo con piacere è la consegna alla prossima amministrazione di una suggestione importante – continua il primo cittadino –. Se attraverso un meccanismo di incentivo economico alla start up si candidano in 17 vuol dire che c’è un potenziale inespresso che bisogna fare emergere. Certamente l’incentivo economico è utile e se si riesce a creare un clima di fiducia e collaborazione credo che le potenzialità del centro possano riaffiorare e fare la differenza. I contributi erogati vengono stanziati tramite fondi del bilancio del Comune e noi abbiamo chiesto alla Camera di Commercio di mettere a disposizione un contributo analogo».

Le categorie di attività artigianali e commerciali che hanno preso parte al bando sono le più svariate. Segno che il cuore della città rappresenta ancora una fonte di attrattiva per chi decide di investire le proprie risorse e il proprio tempo per avviare un’attività.

Da tempo, il tema degli spazi commerciali all’interno dell’esagono è sotto i riflettori. In tutto, come riportato dallo studio commissionato al Politecnico di Milano, nel centro storico di Reggio Emilia, inteso come “l’esagono” più la zona della stazione, si contano in totale 1.574 spazi commerciali al piano terra, di cui una quota del 27% (pari a 424) sfitti. La fotografia restituita registra una aumento complessivo del 2,5 per cento dei locali sfitti dal 2022, ma presenta una situazione meno grave di altre realtà, dove ad esempio la quota degli spazi “vuoti” si attesta al 30 per cento. Considerando solo il cosiddetto esagono sono poi stati registrati 1.414 spazi con 2.829 vetrine attive. Si tratta di 470 negozi, 234 botteghe artigiane e 170 pubblici esercizi.l