Reggio Emilia, il nido dei falchi pellegrini in centro quest’anno è rimasto vuoto
Niente piccoli per Giuseppe e Giuditta
Reggio Emilia Giuseppe e Giuditta quest’anno sono senza pulli. Almeno, è questa la sensazione del primo e principale osservatore della coppia di falchi pellegrini che da anni nidifica in centro storico, Marco Fontanesi. È stato lui a dare loro questi nomi. Il nido è in cima al ripetitore della telefonia tra via Toschi e via San Filippo: una cassetta nido installata apposta e che è stata trovata confortevole dalla coppia, che in più anni ha scelto questo come luogo di nidificazione.
«A inizio primavera sembrava che avessero messo in atto tutti i comportamenti che dimostrano la posa delle uova e le nascite» spiega Fontanesi, che dedica tempo da sempre all’osservazione dei due rapaci. Qualcosa però deve essere andato storto e al momento non ci sono tracce di pulli. «In natura può succedere» è il commento di Fontanesi.
Anche nella primavera di un anno fa le cose non erano andate benissimo. O meglio, i piccoli erano nati, ma il destino per un paio di loro non era stato felice, erano stati soccorsi a terra dal Rifugio Matildico, a causa di una malattia. Anche in questo caso, la natura aveva fatto il suo corso.
Mentre negli anni scorsi, c’erano state invece covate ben più felici, con la nascita di piccoli che si erano visti (col binocolo) sporgere dal nido in attesa di cibo e poi si erano involati, andando a oro volta a cercare nuovi spazi in cui vivere.
Sta invece procedendo bene, sempre secondo le osservazioni di Fontanesi, la nidificazione sul campanile della basilica della Ghiara della coppia di gheppi.
Insomma, anche il centro storico di Reggio Emilia può regalare emozioni dal punto di vista delle osservazioni faunistiche. Queste ne sono la prova.l
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