«Quando Brian Johnson degli Ac/Dc venne a Reggio Emilia con la sua Jaguar per la 1000 Miglia»
Il ricordo dello storico di Franco Boni: «Era il 2014: giorno indimenticabile»
Reggio Emilia Brian Johnson leader degli Ac/Dc è già stato a Reggio Emilia, dieci anni fa. A raccontarlo è lo storico montecchiese Franco Boni, allora presentatore della 1000 Miglia, che ricorda il suo primo arrivo in terra reggiana, nel 2014, dove il cantante fece una breve tappa in corso Garibaldi, davanti al palazzo della Provincia.
«Avevo già avuto modo di conosce Brian Johnson a Brescia dove partì la 1000 Miglia del 2014, che allora offrì ai partecipanti un percorso nel magico scenario del territorio italiano, da Brescia a Roma e poi di nuovo a Brescia, coniugando sport ed ambiente firmato made in Italy – ricorda l– Allora alla gara conosciuta anche come la “corsa più bella del mondo” parteciparono 435 auto, selezionate esclusivamente tra i modelli che corsero la gara storica. Correva il 15 maggio 2014 e nei paddock della 1000 Miglia alle fiere di Brescia, c’era un gran fermento per i tanti vip presenti: gli attori Jeremy Irons e Adrien Brody, il presentatore americano Jay Leno, la modella Jodie Kidd, ma la star più fotografata era lui, Brian Johnson».
«Avevo visto da lontano uno stuolo di fotografi e giornalisti affaccendarsi intorno a qualcuno, ma non avevo capito chi fosse. Con l’enorme coppola in testa e gli occhiali da sole, pensavo fosse Vasco Rossi... – confida – Poi avvicinandomi di più, ero riuscito anche a presentarmi e scambiare quattro parole con lui, dandogli un arrivederci a Reggio Emilia». La mattina di sabato 18 maggio 2014 la manifestazione fa tappa nella nostra città. «Ero presente in corso Garibaldi al controllo timbro organizzato dall’ACi di Reggio, c’era davvero tanta gente – continua Franco Boni –. Tra le oltre 400 auto d’epoca della rievocazione storica della 1000 Miglia, tra loro c’era anche la Jaguar C Type del 1953 numero 261 di Brian Johnson con a fianco il businessman inglese Mark Dikson, che ascoltavano il brano degli Ac/Dc “You shook me all night long”. Tra il pubblico è partito una vera e propria ovazione: applausi, fotografie, addirittura un ragazzo gli ha porto la copertina di un suo disco per l’autografo. Mi sono avvicinato a lui col microfono in mano e gli ho ricordato della breve chiacchierata che facemmo nei giorni precedenti a Brescia. Una giornata che io, come i tanti presenti non scorderemo mai. Dopo una fermata di pochi istanti lungo corso Garibaldi, Brian Johnson e il suo amico Mark Dikson ripartirono salutando tutti enormemente compiaciuto dell’accoglienza ricevuta». Brian Johnson è molto legato all'Italia, grazie anche alle sue origini italiane: il padre Alan era un sergente maggiore dell'esercito britannico mentre la madre, Ester De Luca, originaria di Rocca di Papa (Roma) prese parte alla Resistenza.l © RIPRODUZIONE RISERVATA