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Il caso

Antonella Clerici: «Ligabue rifiutò il mio Sanremo dicendo “sa di sugo”». La replica del rocker: «Mai detto»

Antonella Clerici: «Ligabue rifiutò il mio Sanremo dicendo “sa di sugo”». La replica del rocker: «Mai detto»

Il caso scoppia a Belve. La pronta replica del cantante su Instagram: «Frase che non mi appartiene: non andai perchè è il festival mi mette tensione»

24 aprile 2024
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Reggio Emilia Botta e risposta tra Antonella Clerici e Luciano Ligabue sul «no» del rocker di Correggio alla partecipazione all’edizione di Sanremo 2010, guidato proprio dalla conduttrice. Nell’ultima puntata della trasmissione Rai “Belve” condotto da Francesca Fagnani,  Clerici ha svelato il nome del cantante coinvolto nel famoso «sugo-gate», ovvero del cantante che, secondo quanto le fu riferito, rifiutò il suo festival perché lei «sapeva troppo di sugo». Un riferimento alla conduzione di tanti programmi di cucina, probabilmente, e un rifiuto di cui aveva già parlato in passato senza mai fare il nome del diretto interessato.

Stavolta, però, lo ha detto: «Molti cantanti non sono venuti al mio Festival di Sanremo per una sorta di pregiudizio. E uno disse: “Sa troppo di sugo”». E alla domanda di Fagnani su chi fosse il cantante, Clerici ha risposto: «Allora me l'hanno riferito, per cui premetto: se non è vero chiedo scusa, ma se è vero mi aspetto le sue scuse. Il cantante era Ligabue. Io ho fatto di tutto per averlo al mio festival, mi piaceva tanto, immaginavo io e lui che andavamo via in Harley Davidson. Sono rimasta così male, detta da lui questa cosa è ancora più grave».

La replica di Luciano Ligabue non si è fatta attendere. Ed  è prontamente arrivata dai suoi social e con una storia pubblicata sul suo profilo Instagram: «Cara la mia Antonella, no. Non ho mai detto che tu sappia di sugo. Scusa se sorrido, ma è veramente una roba troppo assurda. Se ho detto di no alla tua edizione di Sanremo, è perché ho detto di no a diverse edizioni di Sanremo in cui mi hanno invitato, per il motivo che a me Sanremo mette molta tensione e io preferisco fare musica in contesti in cui mi sento più rilassato. Quindi l'unica ragione è quella. Mi dispiace che

qualcuno si sia inventato una roba del genere ma ancora di più mi dispiace che tu non abbia cercato di fare chiarezza con me e ti sia

tirata dietro per tanto tempo questa stupidaggine. Comunque ti ho sentita dire che mi avresti chiesto scusa se questa cosa non fosse

stata vera, quindi accetto le tue scuse e ti abbraccio. Ciao»,

Pace fatta?