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Degrado in città

Reggio Emilia, preso a sassate da uno sbandato: «Poteva essere una tragedia»

Nicolò Valli
Reggio Emilia, preso a sassate da uno sbandato: «Poteva essere una tragedia»

Lo sfogo di un residente di via Emilia Ospizio: «Ogni giorno qui è peggio»

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Reggio Emilia «Per fortuna quello sbandato ha mancato di poco l’obiettivo, ma se i sassi fossero finiti in balcone e in quel momento ci fossero state le mie figlie piccole, staremmo probabilmente parlando di una tragedia».

Sono le parole di un residente in via Emilia Ospizio, ancora provato per quello che è accaduto giovedì sera sotto casa. Un atto di maleducazione – questo il senso della segnalazione – che ha rischiato di avere conseguenze ben più gravi.

«Avevamo appena finito di cenare e sono andato in balcone dove tengo la pattumiera – racconta l’uomo – e ho visto che c’era una persona che urinava sotto il portone del mio appartamento. Gli ho così fatto notare che casa nostra non è un bagno pubblico, ma questo sbandato ha cominciato a prendermi a male parole insultandomi e minacciandomi. Quindi ha finto di andarsene, ma stava solo raccogliendo dei sassi che ha prontamente scagliato verso la mia direzione».

Il cittadino si è quindi recato alla vicina autoscuola, dotata di telecamere, per verificare quello che era effettivamente successo e consegnare il materiale ai carabinieri: le immagini confermano il folle gesto dello sbandato, che ha per fortuna solo sfiorato il padrone di casa.

«A quel punto questa persona si è data alla fuga e io ho allertato i carabinieri – prosegue il racconto del cittadino –. Nel frattempo sono sceso, raccogliendo i sassi e attendendo l’arrivo delle forze dell’ordine che, di passaggio e sulla base delle mie indicazioni, hanno individuato il responsabile».

È quindi nato un diverbio in strada (alla presenza degli stessi carabinieri e degli agenti di polizia nel frattempo arrivati in soccorso) tra il residente, l’uomo che aveva lanciato i sassi, di origine nigeriana, e altri connazionali richiamati da quanto stava succedendo: «I carabinieri mi hanno consigliato di salire in casa ed evitare altri problemi perché ero di fatto accerchiato, mentre loro sono rimasti per diverso tempo a dialogare con questi nigeriani che mi accusavano dicendo che mi ero inventato tutto e che ero un razzista. Oggi (ieri, ndr) formalizzerò la denuncia in caserma».

Quanto accaduto tiene alta l’attenzione sulla sicurezza in via Emilia Ospizio, poco distante dalla stazione ferroviaria centrale e proprio nei giorni in cui si ipotizza la possibile chiusura del reparto prevenzione crimine.

Qualche mese fa fu proprio lo stesso residente di via Emilia Ospizio a contattare Vittorio Brumotti e Striscia la Notizia per documentare lo spaccio e il degrado in zona. Nulla, afferma l’uomo, pare però essere cambiato in queste settimane: «La microcriminalità e il degrado sono sempre presenti, gli spacciatori qui fanno affari d’oro. Adesso, con l’arrivo della bella stagione e le giornate che si allungano, lo smercio prosegue a tutte le ore nelle vie limitrofe piuttosto che davanti al bar o al benzinaio. Per noi residenti – conclude l’uomo – sta diventando una situazione sempre più preoccupante». l