Gazzetta di Reggio

Reggio

La protesta

Sono troppo vicini alla ferrovia: «Quei 19 alberi vanno abbattuti»

Serena Arbizzi
Sono troppo vicini alla ferrovia: «Quei 19 alberi vanno abbattuti»

Giovedì sit-in dei residenti contro il taglio delle piante in via Fogliani

3 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia. «Non siamo stati avvisati, se non soltanto nella tarda mattinata di ieri, di questa decisione alla quale siamo contrari. Gli alberi ci riparano dal rumore, mancando le barriere fonoassorbenti, e dalla polvere che siamo costretti a respirare, abitando di fianco alla ferrovia. Organizzeremo un sit-in di protesta per impedire che questi alberi vengano tagliati, senza che, tra l’altro, ci dicano il perché».

Cittadini in rivolta in via Guido Riccio Fogliani, contro la decisione di abbattere 19 alberi nel cortile del complesso di condomini Grisendi. Alberi posizionati accanto al muretto che separa dalla ferrovia e, quindi, dal passaggio dei treni. Oltre a costituire una fonte d’ombra e, pertanto, di ristoro durante l’estate, queste piante per i residenti rappresentano una fonte di ossigeno irrinunciabile, dal momento che il treno passa a pochi metri da lì e porta con sè rumore e polvere.

«In alcuni punti, inoltre, il muretto è divelto – spiegano i residenti Mariarosa Mastrocinque e Carmine Falbo –. Quindi, oltre a non avere barriere che ci riparino dal rumore e dalla polvere quando passa il treno, non aggiustano nemmeno il muro di protezione. In compenso, però, senza che noi fossimo avvisati per tempo e in via ufficiale, vengono a tagliare 19 piante bellissime, che non hanno certo l’aspetto di esemplari malati».

Gli alberi che saranno abbattuti, secondo quanto previsto dall’amministrazione comunale, sono 19: si tratta di cinque pini, quattro abeti, un acero, cinque leilandi, tre cedri e un noce ai civici 29-33 in via Fogliani.

Da parte di Rfi (Rete ferroviaria italiana) è stata presentata la richiesta per «la necessità di mettere in sicurezza la linea ferroviaria – si legge nella delibera – e, non registrando la presenza di esemplari di particolare valore paesaggistico, si ritiene necessario autorizzare l’abbattimento».

Ai residenti è stato comunicato che al posto degli esemplari abbattuti verranno piantati alberi piccoli. «Chissà quanto tempo servirà perché crescano e diventino come quelle attuali e noi, nel frattempo, ci ammaleremo – rimarca Mariarosa –. Giovedì ci faremo trovare qui: faremo un sit-in per tentare di impedire l’abbattimento, così come è stato fatto a Codemondo. Lì i cittadini sono riusciti a evitarlo. Dicono che le piante nel nostro cortile sono troppo vicine al muretto che separa dalla ferrovia: perché intervenire proprio adesso? Perché farlo, tanto più visto che non mettono certo a posto il muretto, che in certi punti è più basso e ammalorato...».

«Ho vissuto qui dal 1991 al 2004, in questo complesso e vi sono tornato dal 2015 – aggiunge Carmine Falbo –. Sono contrario all’abbattimento. Se non avessimo saputo la notizia in modo informale, da una vicina, non l’avremmo imparata».

Nella tarda mattinata di ieri, i volantini che riproducono la delibera comunale con cui si annuncia l’abbattimento sono stati distribuiti ai condomini. «Non abbiamo intenzione di rinunciare alla protesta perché si cambi idea», sottolineano i residenti. Al loro fianco ci sarà Ripuliamoci, il gruppo di volontari divenuto noto per ripulire varie zone della città dai rifiuti. «Rivolgiamo a tutta la cittadinanza l’invito a partecipare al sit-in, a partire dalle 8 di giovedì, contro la decisione di abbattere questi alberi – dice Stefano Ferrari di Ripuliamoci –. Un albero di almeno 20 anni diventa proprietà di tutti, secondo la legge: quindi, quegli alberi sono anche miei, fermo restando che i condomini dovranno sostenere la spesa».