Reggio Emilia, petizione online per chiedere l’esercito in zona stazione
Iniziativa del Comitato Cres: «Non possiamo attendere il prossimo omicidio»
Reggio Emilia Una raccolta firme come grido di speranza. Il Comitato Cres (Comitato Reggio Emilia Sicura) invita i cittadini a firmare la petizione online (clicca qui). Con questo documento si chiede l'intervento dell'esercito per fronteggiare l'emergenza sicurezza nella zona della stazione e del centro storico. «Le motivazioni per le quali chiediamo un presidio dell’esercito – spiega il comitato – sono l'aumento di episodi di criminalità che hanno creato un clima di paura tra i cittadini; l'inefficacia delle misure adottate finora dalla Prefettura e dal Comune e l'assenza di una risposta concreta da parte del sindaco Vecchi, che ha negato l'utilità dell'esercito, definendolo “una soluzione ideologica”. Questa raccolta firme è la nostra replica in risposta al progetto Stazione Off, di cui il comitato è stato diretto testimone e parallelamente vittima di un'iniziativa che ha destato sospetto da subito per l'aridità del pensiero dietro a slogan vuoti; quello che è stato pubblicizzato come la soluzione dei problemi si è ridotto a proposte sommarie».
«Il Cres – prosegue il comitato – ha avanzato ufficialmente al Comune la richiesta di un intervento dell'esercito attraverso l'operazione Strade Sicure, ottenendo un riscontro negativo. Il Comitato ritiene che l'esercito rappresenti un deterrente efficace contro la criminalità e possa incrementare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini e delle attività commerciali. Ci riferiamo non solo al degrado, ma a reati come rapine e aggressioni oltre a violazione di proprietà privata, furti, stupri, omicidi; il tutto in una cornice di quotidianità distopica nella quale lo spaccio di droghe pesanti alla luce del sole rientra nell'inquietante normalità dei residenti». Esistono anche conseguenze secondarie collegate a sottobosco di degrado e disagio sociale che pullula in zona stazione: «In primis il rischio igienico-sanitario per inalazione di bioaerosol, polveri e nebbie contaminate da feci e urine presenti nelle numerose discariche abusive e fogne a cielo aperto presenti ormai in gran numero a Reggio. L’incubo del rischio biologico è divenuto concreto e ha come fulcro la stazione centrale». Il Cres informa che «la giunta comunale non fa altro che temporeggiare millantando progetti di riqualificazione che non hanno apportato alcun beneficio e nonostante le nostre proposte in sede municipale la risposta è stato il solito farneticare di “approcci coordinati, integrati e intensivi”, senza alcun seguito». «Non possiamo attendere il prossimo omicidio – conclude il comitato – la raccolta firme è l'inizio di una reazione forte, per proteggere la nostra libertà di cittadini e il nostro diritto a vivere in sicurezza e dignità».
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