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Rapinata in via Hiroshima. Il dottor Fioroni: «Mia figlia, 19 anni, assalita in strada»

Serena Arbizzi
Rapinata in via Hiroshima. Il dottor Fioroni: «Mia figlia, 19 anni, assalita in strada»

La denuncia del medico: «Un uomo l’ha buttata a terra e le ha preso 35 euro». Due giorni prima in via Tavolata la spaccata dell’auto e il furto della sacca della palestra

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Reggio Emilia «Mia figlia ha attraversato la strada e si è imbattuta in un uomo incappucciato che l’ha buttata contro la balaustra, le ha preso lo zainetto e le ha rubato il portafogli. Mia figlia era a terra ed è passato tempo prima che arrivasse qualcuno».

La famiglia del medico Stefano Fioroni ha subìto, nel giro di due giorni, una rapina, un atto vandalico e un furto a pochi passi da casa. L’esasperazione, condivisibile, data dai continui episodi di criminalità spinge il dottore a chiedere un cambio di passo sul fronte sicurezza, perché non ci si trovi più a vivere situazioni simili.

Tutto è iniziato nella notte fra martedì e mercoledì, quando il medico ha parcheggiato la sua auto in via Tavolata, munito di regolare permesso. «Al mattino, sotto la pioggia battente, ho trovato il finestrino rotto e la macchina inondata d’acqua – spiega –. Quando abbiamo controllato se avessero rubato qualcosa, ci siamo accorti che mancava la sacca di mia moglie con gli attrezzi da palestra. Inoltre, il danno è stato, naturalmente, da riparare».

L’episodio successivo si è verificato venerdì pomeriggio. «Mia figlia Mariavittoria, 19 anni, a uno degli attraversamenti pedonali regolamentati da semaforo su via Hirohima, vicino all’incrocio con via Fratelli Cervi – prosegue Fioroni – è stata aggredita violentemente da uno straniero, poi buttata al suolo e derubata di 35 euro. Tutto questo in pieno giorno, erano le 15.30, nell’indifferenza più totale degli automobilisti in transito e dei passanti. È dovuto passare un po’ prima che una signora si fermasse e le chiedesse se avesse bisogno di aiuto. Mia figlia ha riportato un trauma costale da parte di un uomo incappucciato, che indossava sia scarpe nere, sia abbigliamento nero. Ha attraversato la strada e quest’uomo la sbattuta contro la balaustra, deve aver visto, poco prima, che aveva appena messo il portafogli nella tasca dello zaino. Le ha afferrato lo zainetto e ha preso il portafogli, svuotandolo dei 35 euro».

La rapina è stata denunciata in questura. «Per fortuna il trauma che ha riportato non di particolare gravità, ma questi fatti non devono verificarsi – aggiunge il dottore –. Purtroppo la denuncia che abbiamo presentato è stata fatta contro ignoti, ma speriamo che possano risalire al colpevole e che non accadano più episodi simili».

In quella zona, denuncia Fioroni, spesso stazionano balordi e la possibilità che qualche malcapitato finisca nel mirino, come successo alla figlia, purtroppo è più che probabile.

«Questo ormai è ciò che accade nella nostra “civilissima” città, che oggi risulta priva di qualsiasi controllo e sistema di sicurezza – si sfoga il medico –. Forse installare qualche dosso rallentatore e qualche semaforo pedonale in meno e posizionare qualche telecamera di sorveglianza in più non guasterebbe. Abbiamo rifiutato, a differenza di altre città vicine, l’aiuto dell’esercito nelle zone più degradate in nome di una finta sicurezza, come nel quartiere della stazione. Poi assistiamo a spot di propaganda pre-elettorali senza che si provi a fare davvero qualcosa e mi riferisco all’amministrazione comunale». l