Gazzetta di Reggio

Reggio Emilia «Venti cinghiali, quindici caprioli, cinque volpi, quattro tassi, tre istrici e persino uno sciacallo dorato. È il numero degli animali selvatici investiti sulle strade tra Reggio Emilia e Parma nel giro di un mese: è una vera emergenza. Bisogna fare qualcosa».

L’appello arriva da Ivano Chiapponi, fondatore del Rifugio Matildico di Caverzana di San Polo d’Enza e incaricato dalla Regione per i recuperi delle carcasse degli animali investiti. Il suo è anche un osservatorio di quello che succede e i numeri parlano chiaro: una cinquantina di animali che sono stati travolti e uccisi sulle nostre strade in pochi giorni. A cui bisogna aggiungere cani e gatti. Il ritrovamento più clamoroso riguarda un esemplare di sciacallo dorato. Non è una novità che il canide ormai sia arrivato a popolare anche le nostre pianure e questa ne è una ulteriore conferma. L’animale, ormai morto, è stato raccolto nella bassa reggiana.

«Bisognerebbe anche da noi trovare delle soluzioni. Come avviene in altre nazioni, per esempio in Nord Europa, potrebbero essere utili dei sottopassi per gli animali. Funzionano! Certo, qualcuno potrebbe finire comunque investito, ma la maggior parte, specie sulle strade a maggiore scorrimento, potrebbe abituarsi a utilizzare quei tunnel per raggiungere l’altra parte, in tutta sicurezza» dici Chiapponi.

La proposta di Chiapponi, rivolta agli enti pubblici, riguarda la costruzione dei cosiddetti “passaggi faunistici”, infrastrutture pensare per i selvatici e che dove sono già un realtà vengono realizzate con anche l’installazione di siepi, proprio per attirare gli animali e invogliarli a passare di lì. Perchè non pensarci anche nel nostro territorio?l

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