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Tentato omicidio alla stazione di Reggio Emilia: l’aggressore rimane in carcere

Serena Arbizzi
Tentato omicidio alla stazione di Reggio Emilia: l’aggressore rimane in carcere

Ieri l’udienza davanti al giudice: è durato sei minuti l’attacco di violenza

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Reggio Emilia Sei interminabili minuti di violenza. Tanto è durata l’aggressione della notte fra venerdì 29 e sabato 30 dicembre alla stazione dei treni.

È quanto emerge dalle carte del tentato omicidio che si è verificato al binario uno. Qui indiano di 41 anni, pregiudicato, è stato aggredito da un connazionale di 26, incensurato. La vittima è finita al Santa Maria Nuova con pesanti lesioni: si trova in prognosi riservata in condizioni gravi.

Secondo la ricostruzione effettuata dagli inquirenti, non erano ancora le 2 di notte quando il 41enne stava dormendo all’interno della stazione. Il 26enne ha compresso il torace della vittima, ponendosi su di lui in piedi. In u primo momento avrebbe cercato di soffocarlo con i piedi, premendo con veemenza per poi fare pressione con tutto il corpo. In seguito ha tentato di strangolare il 41enne, stringendogli le mani intorno al collo e sdraiandosi parzialmente su di lui. La spirale di violenza è stata interrotta dall’arrivo di una guardia giurata che ha richiesto l’intervento del 118. Solo grazie alle manovre effettuate dal personale sanitario non si sarebbe consumato l’omicidio: grazie ai soccorsi, infatti, è stato interrotto l’arresto cardiorespiratorio in cui si trovava la vittima dell’aggressione.

Ieri mattina in tribunale si è svolta l’udienza a carico dell’indagato davanti al giudice Andrea Rat. In un primo momento, il 26enne era apparso davanti al pubblico ministero Giulia Galfano, titolare del fascicolo e aveva scelto di non rispondere alle domande.

Anche ieri mattina, assistito dall’avvocato d’ufficio Annalisa Bassi, ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Da parte sua il pubblico ministero Galfano ha chiesto la convalida dell’arresto e l’applicazione della misura cautelare in carcere, la difesa si è rimessa a giustizia. L’indagato è uno dei numerosi senzatetto che popolano la zona della stazione. Di lui si sa che ha studiato in India e risulterebbe, anche secondo i dati ufficiali in possesso delle forze dell’ordine, senza fissa dimora.