Gazzetta di Reggio

Reggio

Lo studio

Ecco quali sono le 50 aziende più ricche di Reggio Emilia

Alice Benatti
Ecco quali sono le 50 aziende più ricche di Reggio Emilia

Comandano la classifica Conad Centro Nord e Padana Tubi

29 dicembre 2023
4 MINUTI DI LETTURA





Reggio Emilia È una cooperativa con più di 270 punti vendita e 170 soci la regina del fatturato in provincia di Reggio Emilia. Con oltre 1,2 miliardi, in crescita del 6,36% sul 2021, Conad Centro Nord guarda tutti dall’alto. Un dato che non sorprende, forse, nella prima Regione italiana a vocazione cooperativa sotto il profilo dell’occupazione: quasi uno su sette lavora in una società cooperativa e in questa, associata a Conad, i lavoratori sono 7.649 tra Emilia-Romagna e Lombardia. Nel 2022 per la società cooperativa, che ha sede in via Kennedy a Campegine, l’utile ha sfiorato i 19 milioni di euro, sebbene in calo del 26,81% rispetto al 2021.

Top 10 in provincia

A scattare questa “fotografia” è Report Aziende, il sito che offre informazioni finanziarie e fiscali aggiornate su oltre 1 milione di aziende italiane. Una base da cui partire per raccontare la realtà economica dei nostri Comuni, che vede così ordinate le prime 50 imprese più ricche della provincia, secondo quanto indicano le cifre del fatturato 2022: dopo Conad Centro Nord, il secondo posto è occupato da Padana tubi e profilati acciai per appena 30mila euro di differenza (anche in questo caso infatti il fatturato supera 1,2 miliardi), terzo posto invece per Max Mara, con oltre 898 milioni di fatturato, in crescita del 13,63% rispetto al 2021. Per l’azienda guastallese nel 2022 i profitti hanno superato 89 milioni di euro (sebbene in calo del 25,55% rispetto all’anno precedente), mentre la casa di moda fondata a Reggio Emilia nel 1951 da Achille Maramotti ha chiuso il 2022 con un utile di oltre 207 milioni di euro: il più alto di tutta la provincia, in crescita del 32,49% sul 2021. Al quarto posto Smeg (più di 681 milioni di fatturato e oltre 63 di utile), quinta posizione per Coopservice, che ha attività sia in Italia che all’estero: a fine 2022 la cooperativa contava 16.782 dipendenti, oltre il 90% assunti con contratto a tempo indeterminato, un valore della produzione di 705 milioni di euro e un utile di 9 milioni. A completare la top 10 Argo Tractors, Cirfood (che ha visto il fatturato crescere del 5,30%, ma segnare una perdita di oltre 11 milioni, pari al -258,48% rispetto all’anno precedente), Scat punti vendita e E80 Group. L’impero guidato da Viano dal suo fondatore Enrico Grassi, nominato Cavaliere del lavoro lo scorso ottobre dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel 2022 ha festeggiato un fatturato consolidato (calcolato anche sulle 13 filiali estere distribuite tra Europa, Nord e Sud America, Australia, Asia e Medio Oriente) di 389 milioni di euro, superando di gran lunga i risultati del 2021 (323 milioni).

Fatturati raddoppiati

Scorrendo la classifica, colpisce la crescita dei fatturati di Dedimax srl (115,39%, da 157 a 339 milioni), in 18esima posizione in classifica, e di Algio (115,33%, da 111 a 239 milioni), al 27° posto. Quest’ultima sorride anche in fatto di profitti: nel 2022 sono cresciuti del 113,37% rispetto all’anno precedente, avvicinandosi ai 13 milioni.

Ottima crescita del fatturato anche per Rubiera Special Steel (53,66%), per Immergas spa (37%) e per il Consorzio imprenditori petroliferi dell’Emilia-Romagna (35,83%).

Da tenere d’occhio

Trivium Packaging Italy (14esima), specializzata nella produzione e vendita di contenitori di tutti i generi destinati a prodotti per uso alimentare e industriale, in un anno ha raddoppiato l’utile, che nel 2022 ha superato i 28 milioni di euro. Bene anzi benissimo anche la voce fatturato: dai 295 milioni del 2021 ai 364 del 2022.

Comer Industries, società quotata su Euronext Milan di Borsa Italiana, è in 15esima posizione per fatturato, cresciuto del 20,40% in un anno sfiorando i 340 milioni di euro.

Quasi raddoppiato anche l’utile: è aumentato dell’81,80%, superando i 90 milioni. Il gruppo di cui è a capo, leader mondiale nella progettazione e produzione di sistemi avanzati di ingegneria e soluzioni di meccatronica per la trasmissione di potenza, nei primi nove mesi del 2023 ha fatto registrare ricavi per 952,2 milioni di euro. E il suo presidente e amministratore delegato, Matteo Storchi, recentemente ha assicurato che continuerà a investire nello sviluppo di nuovi prodotti e tecnologie. Ottimi risultati anche per Greensun, distributore di riferimento di materiale fotovoltaico e fornitore di soluzioni nel settore delle energie rinnovabili, in 31esima posizione: + 133,21% di fatturato e + 152,72% di utile.

Tra le altre top 50 anche Cantine Riunite (23esima posizione), conosciuta nel mondo per i suoi vini, Iren Smart Solutions e Farmacie Comunali Riunite.  

-continua

© RIPRODUZIONE RISERVATA