La Reggiana tenta il riscatto col Sudtirol
Alle 16.15 i granata chiamati a reagire in trasferta. Fuori soltanto Rozzio, ai box per infiammazione tendinea
Reggio Emilia La vigilia di Sudtirol-Reggiana (si gioca oggi ore 16.15 allo stadio Druso di Bolzano) è trascorsa tra speranza e preoccupazione.
Il presidente Carmelo Salerno si è affidato alla cabala (stesso champagne e panettone dello scorso anno) mentre il tecnico Alessandro Nesta ha auspicato il recupero atletico di alcune importanti pedine. La vigilia è stata vissuta rievocando la vittoriosa partita a Lucca ma senza dimenticare che la Reggiana si trova in piena zona retrocessione.
La squadra granata oggi è in crisi di identità.
Le buone notizie arrivano dall’infermeria perché a parte il capitano Paolo Rozzio che risente di un'infiammazione tendinea, tutti gli altri sono a disposizione dell’allenatore Alessadro Nesta e tutti sono in grado di dare il loro contributo, seppur con un differente minutaggio.
Sono fuori dal progetto e ufficiosamente sul mercato Pettinari, Pajac e Da Riva.
Il mercato fa capolino ma per il tecnico Nesta almeno al momento non c'è molto tempo per riflettere su quest’aspetto: bisogna fare punti nelle ultime due partite del girone di andata ad iniziare dalla trasferta odierna a Bolzano.
Il compito non è facile perché il Sudtirol pur venendo da un periodo di crisi (tre sconfitte e un pareggio) nell'ultimo turno di campionato è andato a sbancare il campo del Venezia dando un segnale di rinascita.
Non si può dire altrettanto della Reggiana che non vince da due mesi: l’ ultimo successo risale infatti al 28 ottobre a Piacenza contro la Feralpisalò.
In questo lasso di tempo solo si sono registrati un totale di tre pareggi e altrettante sconfitte.
Ciò che preoccupa maggiormente è che la difesa ha sempre subito almeno un gol: sono state infatti 9 le reti incassate in sei partite.
Oggi la squadra granata troverà un Sudtirol che rispetto al passato ha una maggiore capacità realizzativa (23 gol con Casiraghi cannoniere con 9 reti all’attivo) anche se subisce qualche rete di troppo (23 gol incassati di cui 12 nelle ultime 7 partite). Numeri che fanno capire che la Reggiana, se vuole portare a casa un risultato utile dal Druso, dovrà serrare le fila della difesa, evitare le croniche disattenzioni e confidare nella ritrovata condizione fisica di Cedric Gondo o anche dei vari Girma, Antiste e Portanova.
I tifosi chiedono che dal mercato invernale arrivino uno se non due attaccanti, ma non va dimenticato che la squadra anche nelle ultime sei partite negative ha sempre trovato un gol (gara col Cosenza a parte). Un gol che non è riuscita a capitalizzare al massimo per le debolezze difensive, nonostante annoveri tra i pali Francesco Bardi che viene indicato come il miglior portiere della serie. Questa è la cruda realtà.
La Reggiana è chiamata a muovere la classifica per arrivare al giro di boa a una quota punti che sia in linea con le speranze di salvezza che negli ultimi tre anni si è assestata dai 42 ai 44 punti. Il che significa girare a 21/22 punti.
Possibile? Molto dipenderà dal risultato odierno.
Va sottolineato che l'attuale posizione in classifica della Reggiana che si trova in zona play out, perché penalizzata dal confronto diretto con la Ternana, doveva essere prevista alla vigilia del campionato. La doppia vittoria con Venezia e Feralpisalò e l’undicesimo posto avevano forse illuso i tifosi ma non bisogna dimenticare che quella granata è una matricola che si è affacciata in B dopo 23 anni di serie C e una stagione di passaggio nella cadetteria tre anni fa. Di conseguenza poteva essere prevedibile una lotta serrata fino all'ultima giornata per agguantare, con tutti i mezzi, la salvezza. Di questo occorre essere coscienti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA