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Covid, a Reggio Emilia in un mese casi raddoppiati «Sottovalutati i rischi del contagio»

Roberto Fontanili
Covid, a Reggio Emilia in un mese casi raddoppiati «Sottovalutati i rischi del contagio»

Il direttore del presidio sanitario: «La campagna vaccinale va a rilento»

09 dicembre 2023
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Reggio Emilia L’aumento dei contagi da Covid ha fatto registrare anche nella nostra provincia un raddoppio dei casi tra la prima e l’ultima settimana di novembre, con un ulteriore incremento nella prima settimana di dicembre.

Dati che hanno spinto l’Ausl reggiana a organizzare per la prossima settimana sei open day vaccinali in ogni distretto della provincia, durante i quali sarà possibile vaccinarsi senza aver prenotato.

Ad essere i più colpiti dal Covid in questa fase sono le persone fragili e anziane. Il programma, spiega il direttore del presidio sanitario provinciale Giorgio Mazzi «prevede che si inizi lunedì a Castelnuovo Monti per poi proseguire martedì a Guastalla, mercoledì a Correggio, giovedì a Scandiano, venerdì a Montecchio, e concludersi sabato a Reggio Emilia. In queste giornate ci si potrà recare negli ambulatori del servizio di igiene pubblica senza alcun appuntamento». Un invito, quello dell’Ausl reggiana, «a tutelare se stessi e soprattutto le persone più fragili e gli over 80 che sono i più colpiti», aggiunge Mazzi che ha delineato la situazione nella nostra provincia.

Accessi al pronto soccorso: su 490, 73 i positivi
«Il quadro generale reggiano rispecchia quello nazionale – dice –. Da tre settimane stiamo registrando una progressiva ripresa. Tra la prima e l’ultima settimana di novembre abbiamo registrato un raddoppio dei casi e un ulteriore incremento nella prima settimana di dicembre. Tutti gli indicatori sono in crescita anche se l’impatto sulle strutture ospedaliere resta sotto controllo con un’occupazione dei letti dedicati al Covid che si attesta all’85%”. A livello nazionale i positivi sono passati dai 26.800 casi giornalieri di ottobre ai 52mila di novembre». «Gli accessi ai nostri Pronto Soccorso – prosegue – sono 490 al giorno con una media di 73 positivi. La media dei ricoveri è passata dai 5 casi in ottobre ai 9 della prima settimana di dicembre. Il picco l’abbiamo registrato il 22 novembre con 101 casi, ma se in ottobre la media dei degenti Covid era di 37, a novembre si è arrivati a 83 e nella prima settimana di dicembre la media è di 93 degenti, di cui il 2,5% ricoverati in terapia intensiva».

Posti letto
«Come occupazione media dei posti letto siamo all’85% e c’è ancora un leggero margine. Se ci fosse un ulteriore incremento di casi dovremmo aumentare i posti dedicati con riflessi sull’attività ospedaliera quotidiana. All’aumento di pazienti Covid crescerà anche il fabbisogno di infermieri e medici dedicati in una fase in cui non c’è molta disponibilità. Il paziente Covid richiede infatti più risorse infermieristiche rispetto ad un paziente normale per cui occorrerebbe rinforzare gli organici e in questa situazione sarebbe molto difficile. Lo scopo degli open day non è solo quello di prevenire il contagio ma lo sviluppo di forme gravi in pazienti fragili, anziani e donne in gravidanza. L’obiettivo della vaccinazione è quanto meno quello di riuscire a gestire la situazione».

La campagna vaccinale

Una campagna vaccinale che comunque sta andando a rilento non solo a Reggio ma in tutto il territorio nazionale: «C’è stato un momento in cui si sarebbe vaccinata tutta la popolazione. Pensiamo al 2020 quando anche i giovani hanno corso seri rischi. Poi con l’aumento dei vaccinati e i richiami la circolazione del virus è rallentata e non abbiamo più avuto ricoveri per Covid. Oggi si tende a sottovalutare i rischi del contagio e i rischi per le persone più fragili, senza dimenticare che il vaccino Covid ha generato grandi controversie e polemiche per cui vaccinarsi non è più così premiante. Credo che dovremmo pensare a vaccinarci come ad un impegno morale di proteggere non solo noi stessi ma i più fragili». «Un’opportunità che viene offerta è quella di fare contestualmente entrambe le vaccinazioni anti Covid e anti influenzale. Poi fuori dagli open day, resta la possibilità di rivolgersi ai medici di medicina generale, alle farmacie che aderiscono alla campagna, agli ambulatori di igiene pubblica, previo appuntamento tramite il fascicolo sanitario elettronico, Cup e Farmacup».