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Alla scoperta del complesso San Lazzaro «che è più dell’ex manicomio di Reggio»

Alla scoperta del complesso San Lazzaro «che è più dell’ex manicomio di Reggio»

I giovani spesso non sanno nemmeno di cosa si tratta e i più grandi lo collegano solo all’ex manicomio. Ecco perché va conosciuto, a partire dalla sua lunga storia

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Reggio Emilia Cosa pensano i Reggiani che passano di fronte alla struttura del San Lazzaro? I giovani spesso non sanno nemmeno di cosa si tratta e i più grandi lo collegano solo all’ex manicomio. Ecco perché va conosciuto, a partire dalla sua lunga storia. Il San Lazzaro è stato un manicomio nella periferia est della città lungo la via Emilia, verso Modena. Questo edificio ha una storia lunga e complessa che comincia nel 1217, quando nasce come lebbrosario dedicato a San Lazzaro, protettore degli appestati. Nel 1821 divenne poi un istituto per la cura dei malati mentali, diretto dal medico Giuseppe Galloni, che nel corso degli anni ospitò diverse personalità note, tra cui il pittore Antonio Ligabue. A dare il nome al padiglione che oggi ospita il museo della psichiatria è stato lo psichiatra e criminologo Cesare Lombroso. Il manicomio fu chiuso nel 1978, dopo la legge Basaglia, e oggi è sede di servizi sanitari, aule universitarie e attività culturali. Il San Lazzaro è un luogo di memoria, di studio e di salute, che merita di essere visitato e conosciuto. Tuttora esiste un museo che permette di vedere quello che era il centro psichiatrico ma anche di detenzione di pazienti, come lo stesso Ligabue, in celle che chiamavano “stanze”. Oggi, con l’avanzare dello studio della psichiatria, al posto del manicomio è presente una delle sedi del centro di salute mentale dove avvengono visite psichiatriche con trattamenti psicoterapeutici, colloqui legali con certificazioni gratuite e consulenze ai servizi di enti sanitari del territorio. Le visite gratuite e gli incontri di gruppo proposti per chi vuole affrontare in compagnia il suo percorso sono un servizio pubblico importante, di cui non tutti sono a conoscenza. Il centro di salute mentale ha una sede per maggiorenni e una dedicata alla psichiatria infantile. Il San Lazzaro oggi offre anche un’attività di consultorio – un punto di riferimento per la salute sessuale e affettiva – indirizzato a chiunque. È possibile prenotare visite, consulenze ginecologiche ed ecografie e ricevere assistenza per l’interruzione volontaria di gravidanza. Inoltre ci sono spazi di aiuto psicologico per neo mamme e non solo che affrontano la questione della gravidanza. Oggi gli edifici del San Lazzaro ospitano servizi dell’Ausl, dell’Università di Modena e Reggio e del Comune di Reggio Emilia. Ma il San Lazzaro non si limita a offrire solo servizi di tipo medico. Padiglioni come il Buccola e il Livi sono ora aule della facoltà di ingegneria di Unimore. Tutto il complesso è inserito all’interno di un vero e proprio parco storico caratterizzato da pregiate essenze e piante secolari ad alto fusto dotato di reti di servizio idrauliche e fognarie. Una rete viaria, costituita da un lungo viale alberato parallelo alla via Emilia e da vialetti perpendicolari ad esso, consente il collegamento tra i numerosi padiglioni e costituisce la maglia connettiva del parco. L’università e il parco del San Lazzaro a Reggio Emilia sono due realtà che offrono opportunità di studio, ricerca, cultura e svago. L’ateneo reggiano ha nel parco uno dei suoi poli: vi ha sede il Dipartimento di Scienze e Metodi dell’Ingegneria (DISMI), che offre corsi di laurea in ingegneria, informatica, matematica e fisica. Il parco è un’area verde di circa 40 ettari che ospita gli uffici dell’Ausl di Reggio Emilia e numerosi padiglioni di varia epoca, sottoposti a tutela per il loro interesse storico e artistico. Esso è anche un luogo di valorizzazione del patrimonio architettonico, testimoniato da una guida realizzata dagli studenti del liceo artistico “Gaetano Chierici”, che cataloga i principali edifici dell’ex ospedale psichiatrico, dal Neoclassico all’architettura contemporanea. Infine, è uno spazio aperto alla cittadinanza, dove si possono praticare attività sportive, ricreative e culturali, in un contesto di natura e storia.

Carol Azzolino
Leonardo Cattani
Lucia Gaudino
Alex Pignedoli

Studenti del liceo artistico Chierici