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Pattinaggio, Elisabetta Bertolotti riparte dopo i mondiali in Colombia

Sofia Ferrari*
Pattinaggio, Elisabetta Bertolotti riparte dopo i mondiali in Colombia

Da quasi un anno, per inseguire il suo sogno, ha lasciato la sua vecchia società di Reggio, spostando i suoi orizzonti fuori dalla provincia

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Reggio Emilia «Da otto anni è la mia passione». Esordisce così alla domanda «che cos’è per te il pattinaggio? » la sedicenne reggiana Elisabetta Bertolotti, di recente tornata dalla Colombia, dove a settembre si sono disputati i Campionati Mondiali di pattinaggio artistico sincronizzato a rotelle. «Ho scelto questo sport otto anni fa grazie al consiglio di una mia compagna di classe che lo praticava come hobby ma in pochi mesi è diventata l’attività che mi rendeva completa e mi faceva stare bene: la mia passione e il mezzo attraverso il quale riesco ad esprimere le mie emozioni» continua a raccontare lei.

L’impegno sportivo di Elisabetta è triplice: oltre alla specialità di singolo della danza, infatti, pratica anche quartetto e sincronizzato, ed è proprio da quest’ultimo che arriva la soddisfazione più grande ottenuta sino ad oggi: la partecipazione al campionato mondiale in Colombia nel settembre del 2023, dove si è classificata quarta, a un soffio dal podio. «Fare tre cose contemporaneamente è molto dura ma l’amore che provo per questo sport mi permette di continuare ad allenarmi duramente ogni giorno» dice determinata.

Da quasi un anno, per inseguire il suo sogno, ha lasciato la sua vecchia società di Reggio, spostando i suoi orizzonti fuori dalla provincia: «È stata proprio questa decisione che mi ha portata a vedere il pattinaggio come una fonte di felicità e soprattutto come un’insieme di obiettivi da compiere ogni giorno». Una vita dinamica infatti la sua, senza freno. «Faccio un totale di sette allenamenti alla settimana, di cui quattro sono fuori Reggio. Mi alleno infatti tre volte a Salsomaggiore una a Ferrara, oltre alle tre ad Albinea».

Senza scordarsi che la ragazza frequenta le scuole superiori: iscritta, infatti, al liceo scientifico sportivo “Ariosto Spallanzani” di Reggio, Elisabetta ha sei ore di lezione tutte le mattine, con uscita da scuola alle due del pomeriggio. Questo fa sì che la giovane atleta debba, tutti i giorni, non appena terminate le lezioni, recarsi direttamente in palestra per allenarsi, pranzando in auto. E una volta finite le fatiche dell’allenamento, dopo una cena veloce, lo studio è lì ad attenderla. Tuttavia, nonostante la faticosa routine, rassicura: «Per me non è un sacrificio, anzi, i risultati raggiunti, sia individuali, come il titolo italiano di singolo in settembre, che in gruppo, come il Campionato Mondiale nello stesso mese, mi rendono fiera di tutto l’impegno che sto dedicando a questo sport e mi regalano emozioni immense, che mi spingono a vedere il pattinaggio come una fonte di serenità».

*Studentessa del liceo Spallanzani