«Mai più una Giulia»
Nelle classi del liceo Moro sabato 25 le incursioni letterarie per sensibilizzare sul fenomeno della violenza contro le donne
Reggio Emilia Una scarpa rossa, un minuto di rumore, un fiore su una panchina, anch’essa rossa. I simboli di questo 25 novembre sono tanti e sanno colpire. Colpiscono una ferita viva: il triplice femminicidio delle sorelle Mirabal, del 25 novembre 1960, che non sembra volersi chiudere.
Così anche una piccola realtà, come quella del liceo Moro, viene investita da questa forza e cerca di compiere un piccolo grande gesto: incursioni letterarie per l’eliminazione della violenza sulle donne. La letteratura viene così usata con lo stesso fine per cui nacque: rendere le persone un po più umane e meno bestiali.
Le incursioni sono iniziate alle 9.45 di sabato 25 novembre e hanno interessato in modo progressivo tutte le classi della scuola; organizzate dai rappresentanti d’istituto, sono state svolte dagli stessi, accompagnati da altri studenti. Sono due i ragazzi, che bussano alla porta e interrompono la lezione.
Uno di loro legge una poesia, che è diventata molto virale in questi giorni: “Se non torno”; questi versi sono stati scritti dall’attivista peruviana Cristina Torre Càceres nel 2011, dopo la morte di Mara Castilla, violentata e poi uccisa da un autista nel 2017. La poesia è presentata agli studenti per la sua affinità con la loro generazione: si pensi che è stata ricondivisa migliaia di volte in questi giorni dagli utenti dei social media, tra cui tanti ragazzi della nostra scuola.
L’altra poesia è “Spazio” di Alda Merini; viene presentata dai lettori come più lontana dall’immaginario comune di violenza che hanno i ragazzi: è tanta la facilità e l’immedesimazione con cui viene letta la prima, scarsa la convinzione con cui viene letta la seconda. A prescindere dai contenuti delle poesie scelte, alla base di questo gesto vi è stato il tentativo, da parte di ragazzi verso altri ragazzi, di suscitare un’emozione tramite l’incursione: una violenta interruzione della quiete scolastica, violenta come la discriminazione che con essa si vuole contrastare.
*Studentessa del liceo Moro