Scuola 2030, il primo inserto scritto da studenti e studentesse
Sette le scuole superiori della provincia di Reggio Emilia che hanno già aderito
Reggio Emilia La scuola non è la fabbrica dei pezzi di ricambio di un mondo per sempre immobile allo specchio. Perché le persone che oggi sono sedute sui suoi banchi lo vogliono diverso. Quindi lo trasformeranno. È bastato ascoltarle per qualche ora, da maestri senza una cattedra, seduti accanto a loro, per averne la conferma. Mentre l’adolescenza infiamma, tra aspettative che pesano, delusioni amorose da sopportare e sogni da rincorrere, l’informazione è la bussola che offriamo alla comunità studentesca di Reggio Emilia non solo per orientarsi tra i mutamenti di un’epoca schiacciata su una dimensione di presente assoluto ma per potersi dirigere con passione verso un mestiere straordinario che è prima di tutto un servizio pubblico da svolgere con serietà e trasparenza. Lo scorso anno scolastico ci abbiamo provato con #Fuoriclasse, stavolta lo faremo con Scuola 2030, il Pcto (percorso per le competenze trasversali e l’orientamento) pilota della Gazzetta di Reggio patrocinato dal Ministero dell’Istruzione e sostenuto da oltre una ventina di partner tra enti e aziende che possono rappresentare orizzonti possibili per chi già nel 2024 o tra qualche anno si affaccerà al mondo del lavoro. Al momento sono sette le scuole della provincia che hanno aderito al progetto: l’istituto professionale “Galvani-Iodi”, gli istituti tecnici “Angelo Secchi” e “Silvio d’Arzo”, i licei “Gaetano Chierici”, “Ariosto-Spallanzani”,“Aldo Moro”e “Matilde di Canossa. A tutte voi, ancora benvenute.