Area di via Verità disboscata, esposto depositato in Procura
Vinci (FdI) presenta anche un’interrogazione in Parlamento: «Ad aprile di quest’anno è stata abbattuta l’intera area nell’arco di pochissimo tempo. Sono state tolte anche le radici, mentre sono state lasciate le piante sul perimetro, probabilmente per dare meno nell’occhio»
Reggio Emilia Il bosco vicino al Crostolo, nell’area compresa tra via Copernico e via Don Giovanni Verità, è stato tagliato: il caso approda in Procura tramite un esposto e in Parlamento attraverso un’interrogazione.
Il caso è sollevato dall’avvocato e deputato di Fratelli d’Italia Gianluca Vinci ed è destinato a fare discutere.
Al centro dell’attenzione la grande area verde di 20.000 metri quadri accanto al torrente Crostolo in cui era nato un bosco.
«Ad aprile di quest’anno è stata abbattuta l’intera area nell’arco di pochissimo tempo, tra le 24 e 48 ore – afferma Vinci –. Sono state tolte anche le radici, mentre sono state lasciate le piante sul perimetro, probabilmente per dare meno nell’occhio».
Nell’area si vocifera che possa nascere un centro commerciale. Ora il caso verrà approfondito per due strade: sia tramite l’interrogazione parlamentare indirizzata al Ministero della cultura, dell’ambiente e della sicurezza energetica, nonché dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Nei giorni scorsi, il deputato avvocato ha depositato anche un esposto in Procura. L’area è al centro dell’interesse pubblico anche per questioni ambientali: sarebbe stato tutela di vari habitat di volatili per la nidificazione e altri fenomeni legati al mondo animale.
L’area è di proprietà di una società privata e il Comune fa sapere che l’operazione effettuata è di sfalcio e diradamento del verde per cui è stata presentata richiesta autorizzata dall’ente pubblico.
L’interrogazione muove dalle premesse che «è vietato ogni intervento di trasformazione del bosco che determini un danno ambientale». E nel caso venga autorizzata una trasformazione del bosco, «essa deve essere compensata a cura e spese del destinatario dell’autorizzazione alla trasformazione».
In particolare, la direttiva 147 del 2009 vieta i «tagli di rami e di alberi nel periodo di nidificazione degli uccelli – specifica l’interrogazione a risposta scritta –. Mentre la legge vieta il danneggiamento e la distruzione di uova e nidi, rendendo di fatto impraticabile l’eradicazione nel periodo primaverile, che deve essere adeguatamente programmata dai soggetti competenti. Per oltre 15 anni è stata presente a Reggio Emilia una vasta area boschiva di circa due ettari, racchiusa tra via Copernico e via Don Giovanni Verità, che costituiva un prezioso polmone verde. L’area era ricoperta quasi interamente da alberi ad alto fusto. Nel mese di aprile, la proprietà avrebbe fatto effettuare il taglio e l’eradicazione di tutto il bosco presente sull’area, lasciando tuttavia in vita solo gli alberi sul perimetro». l
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